Si sa, la luce migliore per le foto all’aperto è quella che si ha nelle ore iniziali e finali della giornata (la golden hour). Però, ti sarai sicuramente trovato in moltissime situazioni in cui non avevi la libertà di scegliere quando fotografare.
L’esempio più consueto, e anche più “doloroso”, e quello della fotografia in viaggio. Mentre viaggi, tipicamente in vacanza, sei spesso in giro a qualsiasi ora della giornata e fotografare solo all’alba o al tramonto ti porterebbe a perdere il 90% delle occasioni fotografiche.
Però, soprattutto d’estate, il periodo in cui più spesso viaggiamo, per molte ore la luce è decisamente poco fotogenica .
Come fare per ottenere foto decenti anche in pieno sole durante il giorno? Te lo spiego in questo articolo.
Ma perché la luce durante la giornata è così brutta?
Durante il giorno, soprattutto d’estate, per molte ore la luce è molto intensa, quasi perpendicolare e ha una temperatura colore molto elevata (ho parlato della temperatura colore nell’articolo sul bilanciamento del bianco).
Questo tipo di luce ha i seguenti effetti negativi:
- riduce la saturazione dei colori, rendendoli quindi meno intensi (al contrario di quanto ogni tanto si crede),
- crea ombre molto nette e molto scure, in genere piuttosto antiestetiche,
- conferisce alle ombre una direzione che, ad esempio nei ritratti, invece che evidenziare la tridimensionalità dei soggetti costituisce un disturbo,
- dà vita a immagini molto contrastate, spesso difficili da gestire in post produzione,
- crea riflessi estremamente luminosi che talvolta nascondono dettagli di superfici che invece vorresti catturare.
Inoltre, in questa parte della giornata anche il cielo è molto luminoso, in qualsiasi direzione guardi. Perciò, il colore del cielo risulterà spesso poco saturo, togliendo forza agli scatti che lo includono.
Nei prossimi paragrafi, vediamo quali tecniche applicare per ridurre l’impatto di queste condizioni avverse sui nostri scatti.
Attenzione alla misurazione dell’esposizione
Come avevo già scritto nell’articolo sulle modalità di misurazione dell’esposizione, la modalità di misurazione dell’esposizione matrix o valutativa, che calcola tutto completamente da sola, compie un lavoro egregio nella maggior parte delle situazioni.
Purtroppo, quando il contrasto è alto, come durante le ore centrali della giornata, usare questa modalità di misurazione dell’esposizione può portare a risultati non allineati con le tue aspettative.
Infatti, in queste situazioni, all’interno di una scena ci sono spesso zone estremamente luminose e altre molto scure. Ti trovi quindi a dover scegliere per quali zone esporre, ovvero quali vuoi ben distinguibili a discapito di altre che risulteranno troppo scuro troppo chiare.
Per ottenere il risultato migliore, in questi casi devi usare una modalità di misurazione dell’esposizione spot o parziale, che ti permette di calcolare l’esposizione corretta in base ad una frazione della scena complessiva. Ho scritto in dettaglio come fare nell’articolo L’esposizione corretta esige una buona mira .
Scegli l’ombra
Sembra una banalità, ma in tanti casi il trucco migliore per gestire una luce del sole antiestetica consiste semplicemente nel rimuoverla. Ciò significa spostarsi all’ombra che puoi trovare ad esempio:
- nel lato in ombra di una casa,
- sotto gli alberi,
- sotto un portico o qualsiasi altro oggetto che possa fungere da tetto.
Ovviamente, questo “trucco” è praticabile solo se il soggetto che vuoi fotografare può essere spostato. Funziona quindi, ad esempio, ogni volta che cui scattare un ritratto.
Anche all’ombra, attenzione però alla luce che filtra . In particolare, quando scegli l’ombra degli alberi, c’è il rischio di qualche raggio di sole filtri attraverso le foglie, creando punti estremamente luminosi sul tuo soggetto, che rompono l’uniformità dell’ombra.
Prima di scattare verifica sempre che non si presenti questo fenomeno. Per evitarlo è spesso sufficiente spostarsi di qualche centimetro. In post-produzione invece, migliorare la situazione sarebbe un lavoro improbo.
Inoltre, se il soggetto lo permette, puoi anche creare la tua ombra personalizzata. Per fare ciò è sufficiente un ombrello, un telo scuro, qualsiasi cosa in grado di creare un ombra sufficientemente grande.
Più vicino e meglio
Le problematiche legate al forte contrasto presente in una scena sotto il sole si possono ridurre drasticamente riducendo la dimensione della scena, ovvero spostandosi più vicini al soggetto. Ovviamente, questo consiglio è applicabile solamente se vuoi fotografare un dettaglio oppure un soggetto di piccole dimensioni.
Una buona occasione per usare i filtri
Il tuo migliore amico se fotografi in pieno giorno, all’aperto e includendo anche il cielo, per esempio facendo foto paesaggistiche, è il filtro polarizzatore.
Questo filtro permette di ottenere principalmente due risultati :
- aumentare la saturazione dei colori,
- eliminare i riflessi sulla superficie d’acqua, così da apprezzarne pienamente il colore.
Per approfondire, ti consiglio di leggere il mio tutorial sul filtro polarizzatore .
Un altro filtro interessante se scatti foto di paesaggio è il filtro graduato, che ti permette di scurire di cielo equilibrandolo con la terra, di solito più scura soprattutto nelle ore più luminose della giornata.
Schiarire le ombre
Come dicevo all’inizio, un grosso problema nelle ore centrali della giornata è proprio costituito da ombre troppo dure e troppo scure. Quando fotografi un soggetto vicino a te, animato o inanimato, ci sono diversi modi in cui puoi schiarire queste ombre e sostanzialmente ridurre il contrasto nella foto.
Il modo più economico è quello di usare una superficie riflettente e riflettere la luce disponibile verso le ombre. Potrebbe essere un pannello di polistirolo bianco, usato anche da fotografi professionisti, o un telo bianco o di colore chiaro. La soluzione più comoda dal punto di vista della portabilità è quella del riflettore 5 in 1: costa poco, è pieghevole e permette di creare riflessi sia dorati che argentati.
Inoltre, molti modelli sono usabili anche per diffondere la luce. Anche questo serve a ammorbidire le ombre e in generale ad ammorbidire la luce che colpisce soggetto.
Altrimenti, puoi utilizzare anche il flash con la tecnica chiamata fill flash, ovvero flash di riempimento. Si tratta sostanzialmente di usare un lampo debole del flash solamente per dare un po’ di luce alle ombre. Ovviamente è una tecnica che va discussa a parte, intanto ti ho dato l’idea.
Un aiuto dalla post-produzione
Nelle situazioni ad alto contrasto, ad ampia gamma dinamica, viene in aiuto una tecnica di post-produzione di cui tutti parlano e tutti sembra vogliano imparare: l’HDR.
Se non sei di corsa, magari hai a disposizione un treppiede e non devi fotografare soggetti in movimento, l’HDR sicuramente ti permetterà di creare una foto ben bilanciata da una scena fortemente contrastata.
Tieni quindi a mente questa possibilità e considerala tra le opzioni per gestire una foto in pieno giorno. Se non sai come usare l’HDR, i consigli ad di partire da mia tutorial: Introduzione alla fotografia HDR .
Insomma, non scoraggiarti!
Certo, sarebbe sempre bello avere la libertà di scegliere il momento perfetto per i nostri scatti. Purtroppo non è così e questo non vale solo per i fotografi vacanzieri ma anche, ad esempio, per fotografi di viaggio professionisti.
Come visto in questo articolo, però, ci sono molti modi per tirare fuori un bello scatto anche da una situazione decisamente avversa. Inoltre, ci sono altri trucchi e tecniche che possono essere applicati a singoli generi fotografici in cui si fa grosso uso della luce naturale. Magari ne parleremo in qualche prossimo articolo.
Se conosci qualche consiglio che non ho presentato, non esitare condividono con un commento.