Questo è un libro che non devi leggere.
Non è che sia scritto male.
Non è che non ne trarrai nessun insegnamento.
È che proprio non puoi leggerlo: in questo libro non ci sono parole.
Ritratti di Steve McCurry, a parte una pagina introduttiva scritta dall’autore, qualche nota biografica e i ringraziamenti, contiene unicamente foto. Ritratti per l’appunto, 255 per la precisione, ciascuno preceduto semplicemente dall’indicazione del luogo e dell’anno in cui è stato scattato.
Cosa me ne faccio di un libro senza testo?
Ti dirò la verità, ho ordinato questo libro da Amazon.it
Ritratto di ragazza afghana
Però sono conscio di quanto fondamentale sia per ogni fotografo studiare le opere dei grandi, o almeno le foto più riuscite. Così ho cominciato a sfogliarlo. Ed ho cambiato completamente idea, questo libro è imperdibile.
I ritratti di Steve McCurry sono veramente emozionanti. Riguardano principalmente abitanti del medio o dell’estremo oriente, fotografate durante i suoi viaggi per National Geographic e Magnum Photos. Non sono esclusi comunque cittadini di Europa e Stati Uniti.
Questi ritratti hanno tanti pregi:
- la scelta perfetta della luce, mai prodotta dal flash, in tutte le sue caratteristiche (direzione, intensità, diffusione),
- la composizione estremamente efficace,
- l’uso dei colori sempre azzeccato,
- l’alternarsi di mezzi busti, ritratti ravvicinati, ritratti a figura intera o che includono più persone o larghe parti dell’ambiente,
- il sapiente uso della sfocato.
Potrei andare avanti a lungo con la lista dei pregi. Ciò che più colpisce di queste foto, però, è come siano tutte in grado di ritrarre non solo una persona, i suoi vestiti, la sua attività, l’ambiente in cui vive ma soprattutto la sua anima (non esagero). È esattamente questo l’aspetto che l’autore evidenzia nella breve introduzione: ogni soggetto si è aperto all’obiettivo e ha comunicato la sua vera essenza.
Chiunque abbia interesse a fotografare le persone dovrebbe aspirare a creare ritratti come questi. Perciò a questo serve Ritratti
Ma come posso imparare, se nessuno mi spiega?
Senza qualcuno che guidi la lettura delle immagini, effettivamente si può fare fatica ad imparare qualcosa dalla loro osservazione. Se però, hai già scattato foto nella tua vita e magari hai letto un libro che dia qualche suggerimento sull’analisi delle foto, ad esempio Come fotografare ad un livello superiore, allora hai già alcuni strumenti per trarre vantaggio da Ritratti
Ti consiglio di sfogliare il libro lentamente guardando qualche foto alla volta e scrutandola attentamente. Osserva bene i colori, la composizione, le caratteristiche della luce, la posizione del soggetto, chiediti quali fattori hanno influito sul risultato finale.
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Ti accorgerai un po’ alla volta di come ciascun fattore abbia influito, veicolando particolari emozioni o sottolineando specifici dettagli. Per esempio, è evidente che nella maggior parte delle foto l’autore sia stato in grado di sfruttare una luce diffusa e spesso proveniente di lato rispetto ai soggetti. Queste infatti sono caratteristiche della luce che spesso funzionano molto molto bene nei ritratti. Inoltre, generalmente i soggetti guardano direttamente verso l’obiettivo. L’osservatore così è in grado di creare un contatto visivo con essi e si crea quindi una sorta di comunicazione.
Per chi è questo libro?
Faccio prima a dire chi non ha bisogno di comprare Ritratti
Se invece pensi che vorrai provare a scattare un bel ritratto, che emozioni, comunichi qualcosa che descriva bene il soggetto, allora il libro di Steve McCurry è un acquisto inevitabile. 255 ritratti sono veramente tanti (e la stampa è anche di ottima qualità), quindi l’ispirazione e l’insegnamento che puoi trarre da Ritratti
Non solo se sei un fotografo amatoriale ma anche un appassionato di una certa esperienza sicuramente imparerai qualcosa sui ritratti fotografici, sia dal punto di vista tecnico che umano, artistico e comunicativo.
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