Su qualsiasi forum (anche sul forum di FotoComeFare) sono frequentissime le domande riguardo a quale obiettivo usare in una specifica situazione: quale obiettivo per fotografare un matrimonio? Quale obiettivo portare in viaggio? Quale obiettivo per la street photography’ Quale obiettivo per fotografare ai concerti?
La prima risposta da dare, quella più hardcore, è che non importa l’obiettivo, puoi fare belle foto con qualsiasi obiettivo in qualsiasi situazione, devi solo essere creativo. Ed è anche vero che, nel momento in cui ti suggerisco un obiettivo per un determinato utilizzo, sono sicuro di trovare un controesempio di una foto bellissima scattata con una lente totalmente diversa.
Però, voglio vederti a fotografare un leone della savana con un 24mm invece che con un 300mm, oppure a fare un servizio per un matrimonio in una piccola chiesetta con un supertele mentre dovresti usare una lente normale.
Inoltre, soprattutto quando le foto non le fai solo per te stesso, per ogni situazione ci si aspetta di ottenere certi tipi di foto, con determinati aspetti estetici. Ad esempio, l’esultanza di un calciatore in primo piano su uno sfondo sfocato, una veduta ampia di uno splendido paesaggio nitido dal primo piano fino all’oggetto più lontano e così via.
Perciò, in questo articolo troverai diverse raccomandazioni sulle caratteristiche che devono avere gli obiettivi in base ai vari utilizzi. Troverai consigliate le caratteristiche più tipiche, ma sappi che esistono sempre le eccezioni.
Fotografare le persone
Molti generi fotografici comprendono foto in cui sono presenti le persone. Qui ci concentriamo sulle foto che hanno le persone come soggetto principale.
In generale, quando vuoi fotografare una persona, intendi darle la giusta importanza e concentrare l’attenzione su di lei. La tecnica prediletta da tutti è quella di creare uno sfondo sfocato a tale scopo.
Quindi, spesso va preferito un obiettivo in grado di creare un buon sfocato. Come puoi leggere nel tutorial su come ottenere lo sfocato, a questo scopo è utile avere un obiettivo che raggiunga un’apertura massima ampia e lunghezze focali elevate.
Per l’apertura, f2.8 o valori più piccoli vanno benissimo. Puoi accontentarti anche di f4 nel caso di un teleobiettivo che superi i 100mm.
Per la lunghezza focale, devi prediligere i teleobiettivi, quelli che superano i 70mm. Quando raggiungi le centinaia, lo sfocato è spesso garantito. Inoltre, le lunghezze tele hanno un effetto più piacevole sui tratti dei volti, mentre quelle più corte creano distorsioni spiacevoli come l’ingrossamento del naso e l’aumento della distanza tra gli occhi.
La lunghezza focale tradizionalmente scelta per i ritratti è 85mm. Infatti, praticamente ogni casa produttrice ha a catalogo un obiettivo da 85mm.
Ora vediamo come comportarsi nei vari tipi di ritratti.
Ritratti a figura intera
Quando vuoi fotografare una singola persona e riprenderla interamente, non ti serve avere un obiettivo troppo lungo. Anzi, una lunghezza focale troppo elevata ti può rendere difficile fare una foto a figura intera. Infatti, per farlo dovresti distanziarti molto rispetto al soggetto e talvolta lo spazio a disposizione non lo permette.
Così, per un ritratto a figura intera ti può bastare un obiettivo a 35mm
In realtà, come trovi anche esemplificato nel libro Illumina, scatta, ritocca, nella fotografia di moda si tendono ad usare teleobiettivi anche per i ritratti a figura intera. In questo campo, però, spesso si lavora in studio o in situazioni in cui è possibile gestire lo spazio a piacimento.
Ritratti busto o mezzo busto
In questo caso, un 50mm può andare ancora bene. È un vantaggio se hai pochi soldi, perché questo tipo di lente è molto economico. Però, non essendo un teleobiettivo, devi fare attenzione all’effetto nasone, ovvero alle distorsioni nei tratti del viso che una foto più ravvicinata ha a questa lunghezza focale.
È già più facile ricorrere ad un medio tele (come il tradizionale 85mm) senza incorrere in problemi di spazio.
Ritratti ravvicinati
Per ritratto ravvicinato intendo uno scatto in cui si vede solamente il viso o parte del viso di una persona. Qui devi assolutamente evitare lunghezze focali inferiori ai 70mm.
Visto che il ritratto è ravvicinato, non sarà un problema usare un teleobiettivo anche lungo, come il 70-200. La difficoltà che può nascere con questi obiettivi è che la distanza minima di messa a fuoco non va sotto il metro.
Quindi, per ritratti molto ravvicinati potresti dover ricorrere addirittura ad un obiettivo macro, ma spesso non ti serve. Spingendo un 70-200 fino al suo estremo maggiore e scattando dalla distanza minima possibile, ottieni già un ritratto estremamente ravvicinato (inquadri solo parte del volto).
Aumentando la lunghezza focale e riducendo la distanza si riduce di molto la profondità di campo. La parte a fuoco della foto diventa molto limitata. Perciò, in questo caso diventa più difficile mettere a fuoco precisamente il punto più importante, l’occhio. Potrebbe tornare utile la messa a fuoco manuale.
Foto di gruppo
Quando le persone da fotografare sono molte, in genere devi evitare i teleobiettivi. Le foto di gruppo in cui questi sono utilizzabili sono solamente quelle che includono due o tre persone.
Invece, puoi usare con successo lenti normali. Per gruppi veramente numerosi ti servirà addirittura una lente grandangolare.
Spesso, nelle foto di gruppo l’apertura ampia non è un problema. Infatti, quando i soggetti devono disporsi su più linee, per averli tutti a fuoco è necessario usare una profondità di campo maggiore.
Foto sportive
Tre sono i criteri che guidano la scelta di un obiettivo per la fotografia sportiva:
- bisogna poter raggiungere tempi di posa molto brevi, per congelare l’azione,
- bisogna isolare i soggetti con lo sfocato (nella maggior parte dei casi),
- bisogna poter fotografare da lontano, al contempo ingrandendo a sufficienza i soggetti.
Inoltre, se lo sport è al coperto, è necessario riuscire a fare foto con luce scarsa.
Questi requisiti portano a due caratteristiche fondamentali: apertura massima ampia e lunghezza focale molto elevata.
Infatti, tipicamente i fotografi che ad esempio vedi a bordo campo ad una partita di calcio usano obiettivi giganteschi che tipicamente sono lenti fisse da 300 o 400 mm. L’apertura massima che questi raggiungono è di f2.8 o f4, in genere.
Molti professionisti della fotografia sportiva, inoltre, affiancano a questi mega obiettivi una fotocamera con una lente più corta. Essa serve per quando i soggetti si avvicinano (ad esempio a fine partita, o durante un’esultanza).
Cruciale in questo genere fotografico è anche la velocità di messa a fuoco, siccome devi inseguire soggetti che si muovono molto rapidamente.
Fotografia architettonica
Consideriamo in questo caso la fotografia architettonica che riprende interi edifici, non i dettagli.
Per questo genere, ovviamente servono lunghezze focali ridotte, grandangolari: i soggetti infatti sono molto grandi e dobbiamo usare inquadrature ampie per coglierli nella loro interezza.
Gli obiettivi grandangolari, però, hanno un difetto che tutti scopriamo ben presto. Se fotografi guardando verso l’alto o verso il basso ad una lunghezza focale corta (diciamo 24mm su una full frame), sicuramente le linee verticali diventeranno oblique, a causa della distorsione prospettica (il problema delle linee cadenti).
Per ovviare a questo inghippo, si usano gli obiettivi decentrabili. Si tratta di gingilli estremamente costosi, tipicamente acquistati da chi ha effettivamente esigenza di scattare foto architetturali in particolare. Grazie alla possibilità di essere decentrati, questi obiettivi permettono di fotografare dal basso gli edifici senza distorsione prospettiche.
Fotografia di paesaggio
Per il paesaggio, gli obiettivi che vengono in mente a chiunque sono i grandangolari. Gran parte delle foto paesaggistiche sono scattate con questo genere di obiettivi, ma non escludere a priori i teleobiettivi, possono comunque creare belle immagini.
A parte coprire le lunghezze focali corte, non ci sono particolari requisiti per un obiettivo da usare nella fotografia di paesaggio. Infatti, le aperture usate sono di solito piuttosto strette, quindi non servono massima aperture molto ampie.
Anche la stabilizzazione è superflua, visto che si usa sempre il treppiede.
Fotografia macro e ravvicinata
Per le foto molto ravvicinate ad oggetti molto piccoli non c’è scampo se non usare un obiettivo macro. Molto diffusi sono gli obiettivi da 105 mm, ma se vuoi risparmiare non scendere sotto i 60mm. Ad esempio, io possiedo il Tamron 60mm macro f2, di cui ho scritto anche una recensione.
Se usi un obiettivo macro solo per fare foto macro, puoi trascurare la stabilizzazione dell’immagine e l’apertura massima. Infatti, tipicamente fotograferai usando un treppiede con aperture dal valore elevato. A distanza ravvicinata infatti aperture ampie creano troppo sfocato.
Still life e food photography
In questo genere fotografico sono tipici gli obiettivi normali (tra i 35 e i 50 mm) o un po’ più lunghi. Trovano spazio anche gli obiettivi macro. Spesso infatti, cibo e prodotti vari sono di piccole dimensioni e devono essere ritratti da vicino per mostrarne i dettagli.
Massime aperture ampie tornano comode soprattutto nella food photography, dove spesso lo sfocato è usata per creare atmosfera e condurre l’occhio dell’osservatore.
Fotografia naturalistica
Fare fotografia naturalistica significa cercare di immortalare animali selvaggi (a terra o in aria) dalla distanza. Quindi, non c’è scampo: ti servono obiettivi supertele, cioè lenti a focale fissa estremamente lunghe, 300mm, 400mm o più.
Un aiuto può venire da un moltiplicatore di focale. Si tratta di un accessorio che va montato tra la fotocamera e l’obiettivo che effettivamente aumenta la lunghezza focale al costo di un po’ di luminosità.
Street photography/reportage
La street photography è un genere estremamente vario e dinamico, quindi vi si possono applicare molteplici approcci e molteplici lunghezze focali. La puoi approfondire nella guida che ho tradotto: I fondamenti della street photography.
Molti fotografi, però individuano queste caratteristiche nel miglior obiettivo per la street photography:
- focale fissa,
- lunghezza focale entro i 50mm,
- stabilizzazione.
L’ultimo punto è il meno stringente. I primi due garantiscono velocità nella messa a fuoco, luminosità, nitidezza e un angolo di campo vicino a quello dell’occhio umano.
Questi requisiti si traducono tipicamente in obiettivi da 24mm, 35mm o 50mm. Anche la stabilizzazione può tornare utile, visto che si tratta di fotografare piuttosto rapidamente.
Il reportage ha molti punti in comune con la street photography e quini si possono consigliare obiettivi simili.
Fotografia di matrimonio
Durante un matrimonio si esercitano diversi generi fotografici. Prima di tutto ritratti, di tutti i tipi elencati all’inizio di questo post. Poi, foto still life, degli anelli, dei fiori, dei dettagli dell’addobbo, del cibo. Molto bella è l’attuale tendenza a fotografare in stile reportage, nel documentare cerimonia e festa.
Perciò, un matrimonio richiede grande versatilità e obiettivi diversi, che rispondano ai requisiti dei vari generi di fotografia.
Un requisito stringentissimo è quello della luminosità degli obiettivi. Sia in chiesa che durante la festa la luce è poca, meglio avere aperture massime di f2.8 o più ampie. Per lo stesso motivo sono da apprezzare obiettivi stabilizzati.
In genere, la scelta dei professionisti ricade sugli zoom, proprio per avere massima versatilità. Molto diffusi sono il 24-70 f2.8 ed il 70-200 f2.8. Spesso sono affiancati da una lente normale a focale fissa, come il 50mm e/o da un grandangolare (o ultragrandangolare) per foto della chiesa, del luogo del ricevimento, di grandi gruppi.
Viaggio
In viaggio puoi praticare pressoché qualsiasi genere fotografico, ma, se non fotografi in viaggio per lavoro, hai alcuni requisiti molto limitanti. Infatti, in viaggio in genere hai bisogno di stare leggero per non stancarti e di ridurre i cambi di obiettivo, per non perdere le mille occasioni o non dover cambiare l’obiettivo in condizioni disagiate.
Perciò, una scelta ottimale è avere con te un obiettivo tuttofare ed una lente normale a focale fissa ad ampia apertura. Il primo ti serve per coprire quasi tutte le situazioni in cui ti troverai, la seconda per le frequenti situazioni di luce scarsa.
Ho scritto un articolo apposito su questo tema, lo trovi qui: Fotografia reflex in viaggio: quale obiettivo?
Fotografia ai concerti e a teatro
Tre sono i fattori che più guidano la scelta dell’obiettivo se fai foto a teatro o ad un concerto:
- la luce che varia molto e spesso è scarsa,
- la distanza dagli artisti (di cui vuoi spesso ritratti ravvicinati),
- la dinamicità e talvolta l’imprevedibilità della scena.
Per questo, è molto consigliato un teleobiettivo zoom, come il 70-200 f2.8. Se hai modo di stare molto vicino agli artisti o vuoi fotografare anche la platea, ti tornerò utile un obiettivo grandangolare o normale.
In queste situazioni, soprattutto ai concerti, trovano applicazione spesso i fisheye. La loro forte distorsione sferica crea immagini molto dinamiche, che ben si prestano a questo genere fotografico.
La stabilizzazione è quasi indispensabile, a causa della luce scarsa. Inoltre, ti serve un obiettivo con messa a fuoco rapida, perché i soggetti si muovono molto.
Manca qualcosa?
Questi sono i consigli che ritengo di poter condividere in base alla mia esperienza e alla mia formazione. Ho dimenticato qualcosa? Hai qualche altro consiglio?
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