La ricetta per foto di impatto? Tutti giù per terra!

La ricetta per foto di impatto? Tutti giù per terra!

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Di rientro da New York, delle circa 1500 foto che avevo portato a casa, non riuscivo a capacitarmi di come molte sembrassero decisamente noiose. Poco tempo dopo mi sono ritrovato a leggere un consiglio che si è rivelato prezioso in qualsiasi altra occasione in cui mi sono trovato a fotografare.

Ogni giorno, quando camminiamo per strada vediamo le cose da un punto di vista “in piedi”. Facilmente, se qualcuno proporrà una fotografia di un oggetto conosciuto da un punto di vista consueto, troppo consueto, non ne rimarremmo colpiti. Il consiglio quindi è proprio quello di abbassarsi, di mettersi sulle ginocchia, talvolta di stendersi per terra. Un semplice cambiamento della nostra posizione, potrà effettivamente dare sale ad una foto. Questo perché proporrà all’osservatore della nostra foto una prospettiva insolita. In quali casi questa pratica sarà più utile?

  • Quando fotografiamo fiori, per creare primi piani originali o fare stagliare i fiori contro il cielo invece che contro un tappeto di erba,
  • quando fotografiamo i bambini o gli animali domestici, per vedere il mondo dal loro punto di vista,
  • quando fotografiamo oggetti molto grandi, per farli sembrare ancora più giganteschi,
  • quando fotografiamo gruppi numerosi di persone per sentirci ancora più coinvolti nella ressa,
  • etc.

Effetti collaterali

Una composizione che non rispetta la regola dei terzi

Tutto questo inginocchiarsi e distendersi ha purtroppo delle conseguenze negative. Innanzitutto, soprattutto se scattiamo foto all’aperto è facile sporcarsi. Questo può essere un problema se oltre a scattare foto dobbiamo recarci in qualche altro luogo o comunque vogliamo rimanere rispettabili ;-). Inoltre, può essere fonte di un certo imbarazzo. Ma la fotografia è anche questo: combattere gli imbarazzi e le paure per sfogare la propria creatività. Il fotografo di fama mondiale Scott Kelby, famoso soprattutto per i suoi libri su Photoshop, consiglia addirittura come accessorio da portare ai matrimoni un paio di ginocchiere da tenere addosso per proteggere le ginocchia dal continuo appoggiarsi per terra.

Suggerimento extra

Non sono rare le occasioni in cui si può trarre vantaggio dall’appoggiare la macchina fotografica a terra. In questi casi inquadrare può diventare molto difficile. Le soluzioni sono due:

  • scattare alla cieca andando per tentativi,
  • utilizzare una macchina fotografica dotata di schermo orientabile (sulle reflex si parla di tecnologia LiveView).

Estendere il concetto

Non solo abbassandosi si inseriscono elementi di interesse in una fotografia. Il concetto generale è quello di utilizzare prospettive insolite. Quindi, un suggerimento generale è quello di provare sempre ad osservare i soggetti inquadrati da angolazioni non consuete, quando è possibile. Questo può voler dire, oltre che guardarli dal basso, girarci intorno, avvicinarsi più di quanto sembrerebbe lecito, o sollevarsi molto più in alto. Sempre il succitato Scott Kelby, ad esempio, suggerisce di scattare foto di gruppo, specialmente quando i gruppi sono molto numerosi, salendo su una scaletta. In questo modo una foto consueta o addirittura noiosa può diventare divertente e interessante.

Da quando ho letto la prima volta questo suggerimento, a discapito delle mie ginocchia, ho provato spessissimo a metterlo in pratica, traendone prendere grossa soddisfazione. Provateci anche voi e fatemi sapere se ne avete tratto vantaggio. Se volete potete condividere le vostre foto con un link nei commenti.

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