La foto di questa puntata, inviata da Amleto, ritrae una piazza vuota molto carina.
Amleto non ha specificato dove questa si trovi (potremmo organizzare un concorso!) e di quali consigli abbia bisogno in particolare. I dati EXIF sono totalmente assenti.
La tua foto
Amleto, ho scelto la tua foto per la valutazione di oggi perché penso ci siano molti elementi di cui discutere.
In particolare parleremo di post-produzione ma cercherò di darti qualche suggerimento anche sulla composizione, da cui partiamo.
Composizione
Quando scegli di scattare con un grandangolo abbastanza spinto come nel caso della tua fotografia è necessario cercare di tenere a bada le linee verticali. Il problema, come bene si vede nella tua immagine, è che quelle vicine al centro tendono a inclinarsi verso il centro e quelle vicine ai bordi spesso addirittura si curvano.
Nella fotografia di paesaggio questo non è un problema, l’occhio non ha dei facili punti di riferimento per accorgersi che una roccia o un albero in realtà non sono storti ma sono stati piegati dal nostro obiettivo (ovviamente entro un certo intervallo).
Nel caso della fotografia architettonica invece la cosa si complica, tutti sanno che le colonne e i palazzi vengono (o forse è meglio usare il passato, venivano) costruiti perfettamente dritti.
Fatta questa premessa, inizio con il suggerirti questo: quando guardi il mirino della tua macchina fotografica e stai usando un grandangolo spinto stai molto attento agli elementi al centro. Sono quelli più facilmente “governabili” e tenerli dritti è solo un leggero lavoro di inclinazione. Anche senza correzioni, la foto risulterà molto più gradevole se nel punto più visibile l’occhio ritroverà la sensazione familiare che tutto sia dritto.
Nel tuo caso invece, il lampione ad esempio (e di conseguenza il palazzo storico alle sue spalle) poteva essere dritto fin dallo scatto mentre se guardi attentamente le prime linee perfettamente verticali le trovi dietro all’albero alla sinistra del centro, dove si notano molto meno e quindi non gratificano l’immagine.
Più inclini la tua macchina verso l’alto o il basso e maggiore sarà l’effetto di convergenza. Per limitarlo le soluzioni sono due: o tieni la macchina il più possibile “in bolla” oppure allarghi l’inquadratura (per avere più materiale ai bordi) e in post-produzione correggi questa deformazione. Vedremo meglio questo passaggio.
Una cosa su cui mi rendo conto di battere sempre sono le interferenze. Secondo te sarebbe stato possibile, spostandosi più a destra, posizionare il lampione proprio nel mezzo degli edifici, dove ora c’è quel pezzetto di cielo?
Poteva valere la pena di tentare, per lasciare libero il palazzo storico.
Sono d’accordo con lo spazio che hai assegnato al cielo (certamente forzato dal tenere nell’inquadratura la colonna), è molto interessante con quelle nuvole minacciose che entrano nell’inquadratura da destra e il suo blu contrasta bene con i colori caldi della piazza e dei palazzi.
Post-produzione
Per prima cosa ti voglio far vedere la tua immagine rielaborata, in modo da poterti descrivere gli interventi apportati.
Per prima cosa sono andato a correggere sia l’inclinazione, ruotando la foto in senso orario, sia la deformazione, intervenendo in modo molto deciso sulle linee verticali.
A questo punto avevo una foto con molte zone tagliate (vicino alla colonna, nella parte inferiore e sul bordo destro in prossimità del palazzo), che ho dovuto riempire con la funzione Fill con Content-Aware di Photoshop.
Questa ha creato qualche bruttura che ho corretto senza problemi con il timbro clone.
A questo punto ho cercato di rendere più vivi i colori un po’ sbiaditi dei palazzi aumentando la vividezza ed ho aumentato il contrasto generale perchè la foto mi sembrava leggermente piatta nonostante le ombre presenti.
Ho apportato alcune correzioni locali:
– sul cielo ho aumentato la struttura e scurito la zona (per accentuare il senso di imcombenza), ho anche aumentato leggermente la saturazione per tirare fuori il giallo delle nuvole
– sul palazzo rosso in basso a sinistra ho aumentato la luminosità e lo stesso intervento l’ho fatto nella zona in basso a destra
Infine, ma questo è un intervento che molti potrebbero criticare, ho eliminato dalla scena alcuni elementi che trovavo fastidiosi: il cartello giallo sulla porta del palazzo storico, quella specie di cartello espositore li vicino e il totem con i cartelloni vicino alla colonna. Ho lasciato le antenne sul palazzo a destra perché le trovavo caratteristiche, se fossero state delle moderne parabole probabilmente avrei tolto anche quelle.
Come al solito sono a disposizione di tutti i lettori tramite i commenti all’articolo e sulla mia pagina Facebook, spero che questa puntata vi sia stata utile. Ciao Amleto, grazie per l’opportunità che mi hai dato.
Alla prossima!
Emi