Migliora la mia foto #1

Migliora la mia foto #1

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Ecco il primo episodio della rubrica “Migliora la mia foto”. Emiliano delli Zuani commenta la foto inviata da Paolo Corado e dà alcuni suggerimenti per migliorarla.

Paolo Corado ha ritratto una Opel Kadett abbandonata in un campo. Non ha scritto quali fossero le intenzioni al momento dello scatto ma ha fornito il link al suo account Flickr dove ho potuto osservare, oltre a questa, le altre foto fatte allo stravagante (e quanto mai fotograficamente fortunato) soggetto.

Anticipo qui i miei complimenti per aver saputo variare costantemente il punto d’osservazione e il modo in cui è stato interpretato il soggetto.

La tua foto

Devo essere sincero, la tua foto mi piace molto.

Si percepisce, sia dal tuo scatto che dai dati EXIF, che sai tenere a bada la tua reflex. D’altronde, scattare in manuale (ottenendo una corretta esposizione) e gestire allo stesso tempo lo sfocato non è cosa da principianti.

La post-produzione in Lightroom ha probabilmente accentuato questo stile retrò che trovo si adatti perfettamente sia al soggetto principale sia allo sfondo.

Vista la qualità complessiva della tua foto, il mio intervento di valutazione in questo caso deve per forza spingersi verso osservazioni di maggiore complessità.

Luce ambientale

Per prima cosa, la luce ambientale.

Scattare alle sette di sera ha reso uniforme la luce su soggetto principale e background. Questo, unito alla scarsa profondità di campo è causa di mancata separazione del soggetto dallo sfondo.

Come si può migliorare? Prova a fare la stessa fotografia e sottoesponi di almeno uno stop la foto. Contemporaneamente, con un flash staccato dal corpo illumina la vettura a 45° verso il fanale. Otterrai l’auto molto luminosa e lo sfondo scuro.

L’uso del flash di giorno (anche in pieno sole) è un tentativo che vale la pena provare.

Profondità di campo

La mia seconda osservazione riguarda la profondità di campo (PdC, o DoF come piace agli inglesi).

Con i parametri di scatto che ho potuto vedere (70mm, f/4.5, sensore APS-C, soggetto a circa un metro) la tua PdC supera di poco i 30 centimetri: fanale a fuoco e paraurti che si confonde con lo sfondo.

Aumentando la profondità di campo a 80/100 centimetri (ad esempo con un f/8 o f/11) avresti avuto tutta l’auto a fuoco ed uno splendido sfondo fuori fuoco, ottenendo un perfetto isolamento del soggetto.

Un suggerimento: scarica il programma DofCalc per cellulari java (c’è anche una app simile per iPhone), è semplice da usare e ti calcola all’istante, in base ai parametri di scatto, quale sarà la tua PdC e la distanza iperfocale.

Infine, ma ammetto che qui siamo quasi nel campo delle preferenze personali, penso che sia sempre meglio evitare i tagli, come il paraurti nella parte inferiore dello scatto ad esempio, a meno che il taglio non sia fatto per una buona ragione.

In questo caso mi sarei allontanato di un passo e avrei scattato nuovamente, mantenendo (come correttamente hai fatto tu) l’orizzonte sul terzo superiore. Avrei avuto la macchina in proporzione più piccola ma con anche la parte inferiore del paraurti.

Considerazione finale

Dai dati EXIF ho intuito (ma potrei sbagliarmi) che scatti in JPEG. Avendo tu a disposizione un ottimo software di post-produzione, ti consiglio vivamente di iniziare a scattare in formato RAW: spingerai lo sviluppo dei tuoi scatti ad un altro livello.

Infine arrivo alla tua proposta di “critica” diffusa. L’idea è proprio quella di creare un occasione in più per migliorare tutti noi assieme. I post di questa rubrica mi auguro vengano commentati, vengano poste domande e si arrivi ad un costruttivo dibattito sui temi emersi (o non emersi) in fase di valutazione.

A presto!

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