Ok: hai sentito parlare del microstock. Sai che si tratta di agenzie di fotografia online che si occupano del marketing, della distribuzione e della vendita delle tue fotografie e in cambio trattengono una percentuale sul venduto. Insomma: un po’ come le agenzie tradizionali.
Sai anche che la fotografia microstock ti permette di lavorare comodamente quando vuoi e da dove vuoi, magari affiancandola ad un lavoro full-time e ricavandone un secondo stipendio. Tra le altre cose, è un’attività che non richiede investimenti se non la macchina fotografica che già hai e il tuo tempo.
Perfetto: la voglia di provare c’è. Ma sei ancora lì sul ciglio, indeciso se buttarti nella vasca e iniziare a nuotare oppure no.
Per aiutarti a decidere, vediamo assieme le cinque domande più comuni che i lettori del blog www.fotoguadagnare.com fanno quando sono indecisi se iniziare quest’avventura.
PS: le immagini che trovi in questo post sono prese dal mio portfolio fotografico microstock. Come puoi vedere, non si tratta di fotografie eccezionali. Questo vuol dire che tutti si possono lanciare nel microstock!
Quanto si guadagna?
Questa è in assoluto la domanda più gettonata. Purtroppo una certa diffusione del pensiero diventa ricco facilmente lavorando 5 minuti alla settimana ha fatto molti danni e diffuso l’idea che basta fare l’upload di qualche fotografia scattata durante le ultime vacanze per guadagnare, subito e tanto.
Quest’idea va subito buttata dalla finestra: nella fotografia microstock vince chi lavora bene e ha pazienza. Seppur io non sia in grado di dirti quanto guadagnerai tu, posso dirti che è ragionevole ipotizzare uno stipendio decente (indicativamente sui mille euro al mese) in un triennio di lavoro serio.
Che per un’attività che puoi fare quando vuoi, da dove vuoi e sfruttando una tua passione è una gran cosa!
Serve un’attrezzatura da professionisti?
No. Te lo dico per esperienza diretta. La mia immagine bestseller 2013 è stata scattata con una Canon 450D del 2008 che puoi trovare in questo momento usata su eBay ad un centinaio di euro.
Per quanto l’attrezzatura iniziale possa costare poco, avere una macchina fotografica reflex aiuta molto. Una discreta reflex accompagnata dalla lente spesso economica che normalmente si trova nel kit base (in genere un obiettivo tuttofare, tipo 18-55 mm o simile) sono più che sufficienti.
Personalmente scatto con una buona macchina (una Canon 5D Mark II) non tanto perché la cosa sia obbligatoria, ma semplicemente perché una buona macchina ti permette di lavorare meno in fase di postproduzione.
Da quali agenzie iniziare?
Le agenzie di fotografia microstock sono quasi un centinaio, ma te ne suggerisco cinque che negli anni si sono caratterizzate per affidabilità e concretezza nei guadagni: Shutterstock, Fotolia, iStock, 123RF, Alamy.
Ogni agenzia ha un team di ispettori che, prima di mettere online le tue immagini, le revisiona ed approva. Ognuna ha le sue caratteristiche e ti accorgerai che le immagini accettate dagli ispettori di un’agenzia non sono le stesse apprezzate da un’altra agenzia.
Nessun problema: non puoi pretendere di piacere a tutti. Il segnale di allarme arriva quando buona parte delle tue immagini sono scartate da tutte le agenzie: è probabile che tu stia facendo un errore di tecnica fotografica.
Posso vendere le immagini delle mie vacanze dell’anno scorso?
Dipende, ma probabilmente no. Se vuoi semplicemente prendere la cartella che contiene le immagini delle tue ultime vacanze ed inviare tutto probabilmente otterrai scarsi risultati. Difficilmente immagini delle vacanze vendono se non sono state pianificate. Cosa intendo?
Intendo che il microstock è un modello di business che risponde a regole del mercato precise. Mentre l’approccio amatoriale è vado in vacanza, faccio qualche fotografia e poi la vendo,l’approccio di chi fa microstock in modo serio è mi informo su cosa vende, pianifico le vacanze per essere nei posti e nei momenti giusti e solo poi scatto e vendo.
La parte di pianificazione del viaggio fotografico è veramente molto importante, quasi quanto la realizzazione della fotografia stessa. Come fare a sapere cosa tira sul mercato e cosa no?
Magari rubando idee da questo post.
Quanto tempo ci devo dedicare?
Uno dei vantaggi del microstock è proprio quello di avere la massima flessibilità in termini di tempi e luoghi. Puoi lavorare quando vuoi e da dove vuoi.
Ma attenzione! Questo non vuol dire che non si debba lavorare. C’è una relazione abbastanza diretta tra la quantità di ore che impieghi in quest’attività ed i risultati concreti.
Posso dirti che lavorando tre sere alla settimana ed una mezza giornata durante il weekend è possibile ottenere risultati concreti entro l’anno. Quanto questi risultati siano concreti dipende da te, ma non mi sbilancio troppo nel dire che ci si può ripagare un’attrezzatura fotografica più che dignitosa e magari rimane anche qualcosa per le vacanze.
Spero di averti tolto qualche dubbio sul mondo del microstock e di avere sfatato un mito, quello del guadagno facile e subito.
La fotografia microstock può portare a guadagni veramente consistenti e per la sua flessibilità è l’ideale per chi vuole affiancarla ad altre attività. Inoltre, l’attività di fotografo microstock richiede un investimento iniziale davvero esiguo.
Ma è anche corretto anticipare che è una strada fatta di lavoro, impegno e che richiede un investimento di tempo che darà i suoi frutti in un medio o lungo periodo, realisticamente in due o tre anni.
Il microstock è una maratona, non una gara sui 100 metri. Ma una maratona piena di soddisfazioni!
A presto
Paolo di www.fotoguadagnare.com