Praticamente tutte le macchine fotografiche vengono vendute con un flash incorporato.
Nonostante la qualità di questo flash sia piuttosto deprecabile, ci sono delle situazioni in cui, se vogliamo portare a casa delle foto, siamo costretti a usarlo. Pensiamo, ad esempio, alle foto scattate alle feste, sia all’aperto, di sera, che al chiuso.
È opportuno, quindi, conoscere i vari modi flash per farne un uso attento. Andiamo quindi a descriverli.
I nomi che userò in questo articolo per i vari modi flash sono piuttosto generici. Tuttavia, la disponibilità di ciascun modo dipende dal modello di macchina fotografica. Alcuni modi menzionati, di conseguenza, potrebbero non essere presenti sulla tua macchina.
Modo flash auto
Si tratta del modo predefinito nei modi di scatto automatici. Come puoi intuire, è il più immediato: quando il soggetto inquadrato è sottoesposto o la scena è complessivamente troppo buia, il flash si apre e scatta al momento della pressione del pulsante di scatto.
Modo flash riduzione occhi rossi
Questo modo si spiega da solo. Quando viene usato, l’accensione di un illuminatore precede lo scatto del flash, riducendo l’effetto occhi rossi. Da usare, ovviamente, quando si fotografano persone con il flash. Talvolta non garantisce la soluzione al problema degli occhi rossi.
Modo flash slow sync
Il modo slow è piuttosto interessante, ma necessita di una premessa.
Solitamente, quando si usa il flash, il tempo di esposizione selezionato dalla macchina è molto breve (al massimo 1/250 di secondo). La durata della luce emessa dal flash è ancora più breve.
Di conseguenza, se stiamo usando il flash nella solita situazione in cui la luce ambientale è poca, avremo gli oggetti più vicini all’obiettivo illuminati dal flash e lo sfondo molto scuro o totalmente nero.
Questo perché il tempo di esposizione breve non permette di acquisire sufficiente luce dalle zone poco illuminate della scena (se questo discorso non ti risulta chiaro ti può essere utile l’articolo sul tempo di esposizione).
Quando si utilizza il modo flash slow, la macchina imposta il tempo di esposizione a un valore più lento, in maniera da ottenere un’esposizione migliore anche per le zone che altrimenti rimarrebbero al buio.
Così descritto, sembrerebbe il modo flash perfetto, che permette di avere soggetti in primo piano illuminati e sfondi ben esposti.
Purtroppo non è così. Il tempo di esposizione, in queste situazioni, risulterà molto probabilmente troppo lento per uno scatto a mano libera.
Dovremo allora appoggiare la macchina su un supporto stabile e applicare qualcuna delle tecniche per evitare foto mosse. Oppure, potremo “abbracciare” questa limitazione e sfruttarla per creare foto artistiche come nell’esempio qui vicino.
Modo flash rear curtain (o second curtain) sync
Curtain, in inglese, significa tenda o sipario. Nel caso di questo modo flash, il sipario di cui parliamo è il diaframma.
Quando esso è selezionato, il flash scatta prima che il diaframma si chiuda. Negli altri modi, al contrario, il flash scatta appena il diaframma si apre.
Nel modo flash rear curtain, quindi, la luce ambientale viene “registrata” dal sensore prima che il flash colpisca il soggetto in primo piano.
Quando il tempo di esposizione è sufficientemente basso (sotto 1/60 di secondo circa), oggetti e luci in movimento creano delle scie che terminano nel momento in cui il flash scatta, “congelando” la scena. Si possono così ottenere risultati simili a quelli che vedete nell’immagine qui accanto.
Conclusioni
A seconda del modello di fotocamera, i modi flash appena elencati possono essere combinati: possiamo così avere il flash auto con la riduzione occhi rossi, oppure flash auto + slow e così via.
I modi flash disponibili dipendono dal modo di scatto selezionato. Per la lista corretta, devi fare sempre riferimento al manuale della tua macchina fotografica.
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