Sbagliando si impara. Dopo le esperienze traumatiche dei primi viaggi con la reflex (qui racconto il mio primo viaggio e qui la mia prima automaledizione per aver lasciato il cavalletto a casa), mi sono organizzato meglio per i successivi.
Ovviamente non sono riuscito ad arrivare alla perfezione al primo colpo (infatti non ci sono mai arrivato) ma, per fortuna, mi muovo spesso e ho avuto modo di affinare, a poco a poco, la tecnica da adottare in queste stressanti situazioni.
Ma cominciamo col descrivere gioie e dolori della fotografia in vacanza.
Vantaggi e svantaggi della fotografia in vacanza
I vantaggi sono pochi ed ovvi. Siete in un posto nuovo con paesaggi, monumenti, persone ed esperienze completamente nuove quindi le ispirazioni non mancano; così come non mancherà la voglia di catturare queste situazioni nelle vostre foto.
Ma é proprio qui che cominciano i guai… I problemi sono molteplici.
Innanzitutto la fretta, che spesso rappresenta il nemico numero uno di un principiante. Spesso, soprattutto in un giro di un weekend, é molto probabile che cerchi di ottimizzare gli spostamenti per vedere più cose possibili e per non perdere il poco tempo che hai.
La fretta é un grosso problema, perché, se non sei esperto, avrai bisogno di un po’ di tempo per configurare la macchina ad ogni foto e per trovare il giusto angolo da cui immortalare i tuoi suggestivi ed esotici soggetti.
A questa si uniscono la pressione del gruppo impaziente e, soprattutto, il fatto che probabilmente in quel posto non ci ripasserai più. Ogni lasciata é persa!
Come risolvere questi problemi? Ancora non ci sono riuscito del tutto, ma di sicuro ho imparato ad usare un paio di strategie che mi hanno permesso di ottenere dei buoni risultati.
Qundo mi verranno a prendere mi troveranno pronto!
Innanzitutto, appena inizio il giro, comincio a fotografare un po’ di cose a caso, per vedere se riesco a leggere le condizioni di luminosità. Al primo colpo magari non ci riuscirai ma tanto sono foto inutili giusto per tarare la fotocamera.
In questo modo, nel momento fatidico, é molto probabile che i parametri siano tutti già configurati e che servano solo delle piccole variazioni (a volte applicabili anche solo in postproduzione). Questa strategia è utile soprattutto se ti trovi di fronte ad una situazione o ad una scena irripetibile.
Proprio poche settimane fa, mi è successo di trovarmi a Parigi nel bel mezzo di una roller-parade con un sacco di soggetti interessanti da fotografare, ma i pattinatori sfrecciavano di fronte a me e il tempo per scattare era meno di un minuto. Ho cominciato subito a muovermi cercando la composizione ed a scattare a raffica a tutto ciò che ritenevo interessante. Se la macchina non fosse stata ben impostata precedentemente, avrei fatto una ventina di foto da buttare.
Questa è la foto che più mi piace di quel lotto (è anche una di quelle di cui vado piu orgoglioso :P):
Lasciati aiutare dalla tecnologia (se no, che l’hai pagata a fare?)
Un altra strategia potrebbe essere quella di usare modi semi-automatici. Per esempio, se non stai fotografando di sera o di notte, probabilmente non vorrai (e probabilmente non potrai) usare lunghi tempi di esposizione.
Mettendo la macchina in Priorità d’Apertura, il tempo lo decide lei da sola e puoi pensare a un parametro in meno. Al contrario, la sera, si può avere bisogno di usare la Priorità di Tempo perché le condizioni di luce sono scarse.
Se si vogliono usare tempo ed apertura in modo creativo, si può sempre mettere la ISO in modo Auto. Insomma… se abbiamo fretta, un numero ridotto di parametri può essere d’aiuto.
Se puoi, prenditi il tuo tempo!
Infine quella che, per me, é la strategia migliore per fare delle belle foto vacanziere.
In qualche occasione (in realtà molto poche) ho avuto la possibilità di ritornare su un luogo in particolare al momento del tramonto. Se avevo tempo, mi segnavo dove fosse il posto più bello che avevo visto durante il giorno e che volevo ritrarre con calma e, alla fine della giornata, ci ritornavo una mezz’ora prima che il sole se ne andasse.
Non é compito mio spiegare le peculiarità della fotografia praticata all’alba e al tramonto ma, in quei momenti le tue foto saranno di sicuro migliori (a proposito, puoi leggere l’articolo sulla golden hour). Questa strategia non é sempre applicabile per colpa dei problemi che ho già descritto, ma, se si può fare, bisogna assolutamente approfittarne.
In questo modo si può scattare con calma, senza pressioni e, sicuramente, nelle migliori condizioni. E, senza dubbio, è anche un ottimo esercizio su dei soggetti che, finita la vacanza, potresti non rivedere più.
Un esempio dell’applicazione di questa strategia è in questa foto:
Ero stato in quel posto nel pomeriggio, con un sole molto forte (era agosto) che mi dava solo fastidio nella realizzazione. Ma ho deciso di tornare al tramonto ed ho trovato questa scena bellisima con quella foschia che si era formata alla base dell’isola e il sole in quella posizione.
Non ti nascondo che per trovare quella composizione ho perso un po di tempo e, a parte la luce e la posizione del sole, se avessi scattato la foto solo di passaggio tra una visita e un bagno, il risultato non sarebbe stato di sicuro quello. Il fatto di tornare in quella caletta con lo scopo di passare un’oretta o due solo per delle foto mi ha aiutato non poco.
Non smettere mai di imparare
Purtroppo non si finisce mai di imparare, e ancora adesso mi succede spesso che in viaggio non riesca a fare la foto che vorrei. Però, senza dubbio, seguendo il mio istinto e le mie esperienze qui raccontate, in ogni viaggio riesco a far sì che questa situazione si verifichi sempre meno spesso e i ricordi delle mie vacanze ne guadagnino in qualità.