Fotografare ai matrimoni: la guida per non sbagliare (vale per comunioni, cresime, battesimi…)

Fotografare ai matrimoni: la guida per non sbagliare (vale per comunioni, cresime, battesimi…)

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Scrivo questo articolo in maggio, mese in cui comincia una non stop di matrimoni, prime comunioni, cresime con qualche battesimo spruzzato qua e là, che comincerà a smorzarsi solo dopo la fine dell’estate.

In questo periodo dell’anno, ti capita quasi sicuramente di essere invitato ad una di queste cerimonie. E se sei un fotografo, e qualcuno lo sa, non è da escludere che ti chiedano di fare qualche bella foto.

In certi casi, ti chiederanno di essere il fotografo principale (costi di meno), in altri avrai la responsabilità di fare solo qualche foto aggiuntiva perché un fotografo professionista c’è già. Oppure sei tu che vuoi metterti alla prova a fare qualche foto di valore.

Con questi presupposti, sarebbe brutto presentarti con la tua bella reflex, creare certe aspettative e poi consegnare delle foto che avrebbero potuto fare con il cellulare, vero?

Allora, ecco una guida per aiutarti a fare foto ai matrimoni, alle prime comunioni, le tre si, ai battesimi, evitando la brutta figura e, perché no, facendo in modo che la prossima volta ti chiamino di nuovo (e magari anche ti paghino).

Problematiche e scopi generali

Per capire bene cosa fare e come farlo, devi avere chiare le caratteristiche generali delle situazioni in cui andrai a fotografare, i problemi che dovrai affrontare e quali risultati vuoi portare a casa.

Il problema principale: luce scarsa

In rarissimi vasi, avrai la possibilità di partecipare ad un innovativo matrimonio all’americana, celebrato all’aperto, con vagonate di luce naturale, diffusa dall’ombra di alberi frondosi. In tutti gli altri casi, una grossissima difficoltà è legata alla luce.

Le chiese, ma anche le sale utilizzate per i matrimoni civili, sono tremendamente buie, almeno per le nostre fotocamere. Quindi è sempre in agguato il rischio di fare foto mosse a causa del tuo movimento o del movimento dei soggetti.

Ed anche fuori dalla chiesa, durante la festa, la luce continuerà ad essere un problema sia perché almeno parte della festa sarà al chiuso, sia perché si protrarrà sicuramente fino a sera.

Questo problema determina diverse scelte dal punto di vista dell’attrezzatura e delle impostazioni da usare, di cui parliamo più avanti.

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Croce e delizia: le persone

Le persone, le loro interazioni, le loro espressioni, sono i soggetti migliori per le tue foto, nonché il soggetto più richiesto (foto di gruppo, foto in posa, momenti salienti …). Sicuramente, le foto più significative di questi momenti sono quelle che coinvolgono le persone.

Al contempo, però, gli invitati alla cerimonia possono rendere le cose estremamente difficili. C’è sempre qualcuno che si mette in mezzo all’inquadratura, qualcuno che vuole far la stessa fotografia che stai facendo tu, qualcuno che ti chiede di fare qualcosa mentre tu sei impegnato in tutt’altro.

Se sei il fotografo ufficiale, e questo ruolo ti viene riconosciuto, potresti avere un po’ di autorità per crearti il tuo spazio. In generale, però, soprattutto durante i momenti più concitati, preparati a dover sgomitare, o almeno chiedere permesso.

Prontezza di riflessi necessaria

Le foto in posa non sono granché. Inoltre, la maggior parte dei momenti salienti, più emozionanti e caratteristici e da ricordare di un evento come un matrimonio o qualche altro sacramento, avvengono al di fuori della tua supervisione e del tuo controllo.

Quindi, devi comportarti un po’ come un fotografo di strada . Devi essere pronto a cogliere l’attimo. Ciò vuol dire avere l’attrezzatura giusta in mano, le impostazioni giuste, aver scelto la posizione giusta.

Sii altruista

Se sei il fotografo ufficiale, sei lì per fare foto che dovrai consegnare agli sposi, o alla famiglia. Se non lo sei, qualcuno comunque probabilmente vorrà vedere le tue foto e anche tu vorrai mostrargliele.

Quindi, devi essere un fotografo altruista, fotografare ciò che sai gli altri vorranno vedere, nel modo che agli altri piacerà. Va bene sperimentare, fare esercizi di fotografia, però la priorità devono averla le foto per gli altri.

L’attrezzatura per fotografare le cerimonie

Per questo tipo di fotografie esistono effettivamente dei requisiti stringenti che il tuo equipaggiamento deve soddisfare. Ovviamente puoi non rispettarli, ma la qualità finale delle foto ne soffrirà sicuramente.

L’attrezzatura da scegliere dipende ovviamente dalle caratteristiche del luogo in cui andrai a fotografare (una chiesa o simili) e dal tipo di foto che farai. In questo caso, come dicevo sopra, la principale problematica da tenere a mente è la luce molto scarsa.

Per quanto riguarda i tipi di foto che farai, ce ne sono parecchi: ritratti, foto di gruppo, foto ravvicinate e foto di spazi più ampi (l’intera chiesa, il luogo della festa, eccetera). Ti servirà quindi coprire diverse lunghezze focali.

Quindi, ecco i requisiti per scegliere adeguatamente equipaggiamento fotografico.

La fotocamera

La fotocamera deve poter scattare nel formato RAW. Esso ti permette di avere più libertà di azione in fase di post-produzione, soprattutto per recuperare le foto sottoesposte (che dovendo cogliere l’attimo capiteranno molto probabilmente) ed il rumore. Infatti, probabilmente alcune foto le potrai scattare solo usando valori di ISO molto alti (a causa della scarsa luce).

Per questo stesso motivo, è bene che la fotocamera abbia buone prestazioni ad alti ISO. Senza dubbio, a tal fine la scelta migliore è una reflex, magari a pieno formato (full frame). Se proprio devi ricadere su un altro tipo di fotocamera, scegli una compatta con un sensore grande, possibilmente APS-C, o una mirrorless.

Gli obiettivi

Devi preferire obiettivi luminosi, ovvero obiettivi con aperture massime molto ampie (valori pari a f2.8 o più bassi). Quindi, non pensare di usare il tuo tuttofare. Ti darà sicuramente versatilità ma è un obiettivo troppo poco luminoso.

Devi preferire invece obiettivi a focale fissa o perlomeno zoom che ti permettano un’apertura massima di f2.8. I fissi hanno ovviamente lo svantaggio di costringerti a cambiare obiettivo frequentemente, però ti garantiscono foto di elevata qualità, sfocati bellissimi e valori di ISO molto bassi. Se vuoi andare sui fissi, ti consiglio:

  • un 24mm per scene ampie e foto con molti soggetti,
  • un 50mm per ritratti a mezzo busto o di coppia,
  • un 85mm per splendidi ritratti ravvicinati.

Ovviamente, se la tua fotocamera non è full frame, potrebbe tornarti utile un obiettivo ancora più corto del 24mm, ma solo se hai bisogno di visuali veramente ampie.

Se preferisci la versatilità, un’ottima combinazione è quella tra il 24-70 ed il 70-200. A questi, però, ti consiglierei di affiancare comunque un fisso, come il 50mm (che costa anche poco) perché raggiunge aperture molto più ampie (f1.8 ma anche f1.2) e ti può salvare in situazioni di luce veramente ridotta.

Anche per quanto riguarda lo zoom, se usi una fotocamera con sensore croppato (non full frame) ti potrebbe servire uno zoom che scenda fino a circa 18 mm. In tal caso, un buon compromesso è il Tamron 17-50 f2.8, molto luminoso e ricco di recensioni positive.

Più aumenta la lunghezza focale, più si rende necessaria la stabilizzazione. Gli obiettivi moderni ti permettono di recuperare un paio di stop (realisticamente), che in queste situazioni sono preziosi.

Flash e accessori

Esistono fotografi in grado di usare (quasi) solo la luce naturale anche in chiesa. Per emularli, però, devi avere obiettivi molto luminosi e probabilmente una fotocamera che produca pochissimo rumore anche con ISO superiore a 1000. Quindi devi avere una fotocamera full frame (anche se modelli recenti APS-C hanno ottime prestazioni).

Per i comuni mortali, diventa quindi obbligatorio un flash. Ovviamente intendo un flash esterno, evita il flash incorporato nella fotocamera.

Ecco un altro motivo per cui è difficile fare foto veramente buone con la compatta. Nella maggior parte dei casi questo tipo di macchina non permette l’uso di un flash esterno.

Insieme al flash, potrebbe tornarti utile una softbox portatile o qualche accessorio artigianale da lasciare sempre montato per diffondere la luce. La luce diretta del flash è orribile nel 99% dei casi, devi assolutamente farla rimbalzare o diffonderla.

Treppiede

Il treppiede non è un accessorio obbligatorio né tipico della fotografia ai matrimoni e alle varie cerimonie. Però, ti può tornare molto utile se devi fare molte foto di gruppo, perché ti permette di dirigere il gruppo lasciando impostata l’inquadratura.

Batterie

Matrimoni, battesimi, comunioni e cresime sono feste lunghe in cui scatti molte foto. Ricordati di avere batterie di ricambio sia per la fotocamera che per il flash.

Schede di memoria

Le schede di memoria si riempiono. Le schede di memoria si danneggiano. Le schede di memoria si perdono.

Procurati diverse schede, pronte per essere scambiate appena si riempiono. Non usare schede gigantesche, ma preferisci un numero più elevato di schede di capacità media (8-16 GB). In questo modo, se una scheda si rompe non butterai via l’intero servizio ma solo le foto contenute in quella singola scheda.

Bonus

Se sei così fortunato da possedere due corpi macchina, il matrimonio è sicuramente un’occasione in cui usarli. Invece di farli penzolare pericolosamente dalla spalla, ti consiglio di comprare una tracolla apposita.

Io possiedo una tracolla della BlackRapid che permette di portare la fotocamera riducendo la fatica e potendo scattare senza toglierla dalla spalla, grazie ad un moschettone che scorre lungo la tracolla. È comoda anche quando usi una sola fotocamera, ma ne esiste anche un modello doppio:

Sarai come un pistolero sempre pronto a sparare!

Impostazioni della fotocamera

Archiviato il discorso sull’attrezzatura, ecco come gestire le impostazioni fondamentali della fotocamera.

Esposizione

Ancora una volta, la fa da padrone la luce scarsa. Essa ti costringe a fare una o più di queste cose: allungare il tempo di posa, usare un’apertura ampia, alzare l’ISO. Ciascuna di esse ha degli svantaggi.

Sicuramente non potrai usare l’ISO più bassa, quindi ti consiglio di procedere così:

  • scegli la modalità di misurazione dell’esposizione matrix o valutativa,
  • inquadra una zona che fotograferai più spesso (ad esempio il presbiterio),
  • scegli la modalità a priorità di apertura (A o Av),
  • imposta l’apertura più ampia possibile,
  • alza l’ISO fino a che il tempo di posa non diventa abbastanza veloce (almeno 1/60s).

Sperabilmente, con un obiettivo luminoso, in questo modo trovi un valore per l’ISO che introduca una quantità di rumore accettabile. La soglia sotto cui stare dipende dalla fotocamera. Per reflex entry-level un po’ datate è circa 800. Per le compatte non recenti è probabilmente di meno.

Una soluzione intermedia può essere quella di usare l’ISO con soglia. Imposti un’ISO massima ed un tempo di posa massimo e lasci calcolare alla macchina. Così, in condizioni fortunate, potrebbe capitarti di fare qualche foto con ISO più bassa. Se hai sfortuna, però, molte foto risulteranno sottoesposte.

Nel corso di tutta la celebrazione (ed eventualmente della festa seguente), cerca di tenere un’apertura molto ampia. Ciò significa che, soprattutto con lunghezze focali più elevate ti troverai ad avere una profondità di campo molto ridotta.

Quando questa proprio non è accettabile, alza il valore dell’apertura, ma ti troverai probabilmente a superare la soglia di sicurezza dell’ISO. Otterrai così foto molto rumorose, che potrai comunque provare a recuperare in post-produzione, con un buon software e scattando in RAW.

Meglio una foto rumorosa che nessuna foto.

Se puoi, però, arrenditi ad avere molto sfocato (che comunque spesso verrà gradito) e quindi fai attenzione alla messa a fuoco. Nei ritratti hai bisogno di almeno un occhio perfettamente a fuoco e, con profondità di campo limitata, devi avere una mira perfetta.

C’è un solo tipo di foto che ti permetterà di tenere l’ISO alta e aumentare la profondità di campo. Se vuoi fare una foto all’interno della chiesa, o una foto in posa in cui vuoi cogliere anche il dettaglio dello sfondo, puoi usare il treppiede.

Così avrai la possibilità di aumentare il tempo di posa per compensare l’apertura più chiusa. Se però i soggetti si muoveranno, risulteranno mossi nella foto.

Il flash

Se usi il flash, la soluzione più semplice è montarlo sulla fotocamera ed impostarlo in TTL, ovvero in automatico.

L’importante, però, come dicevo sopra, è di far rimbalzare o diffondere la luce. Per fare questo, puoi puntarlo verso l’alto ed usare l’apposito cartoncino bianco per rimbalzarlo, oppure acquistare una piccola softbox.

Ricordati di fare un paio di prove prima delle foto importanti. Probabilmente, anche con il flash in automatico, dovrai impostare la corretta compensazione dell’esposizione del flash.

Se vuoi essere un po’ più ninja, puoi provare a staccare il flash dal corpo macchina ed usare un trigger radio o un cavo. Terrai la fotocamera in una mano ed il flash nell’altra e potrai direzionare la luce.

Questo però è un modo molto difficile di lavorare, che effettivamente non vedi di consueto. Non sperimentare questa tecnica per la prima volta ad un matrimonio, verifica di saperla applicare in situazioni più tranquille.

Consigli per la composizione

Le regole e i principi della composizione sono gli stessi per le cerimonie come in ogni genere fotografico. Però ci sono alcune raccomandazioni che mi sento di farti, peculiari di questo tipo di foto. Se poi vuoi approfondire l’argomento, ti consiglio l’ebook in italiano sulla composizione Shoot to Thrill.

Avvicinati

Come dicevo sopra, espressioni, gesti, interazioni, volti sono fondamentali per creare dei ricordi vividi. Per catturarli al meglio, devi avvicinarti.

Una buona regola è sempre questa: se ti sembra di essere abbastanza vicino, fai almeno ancora un passo. Tendenzialmente, abbiamo tutti un po’ timore di stare tra i piedi, quindi stiamo più lontani di quanto dobbiamo e possiamo. Quindi, fare un passo in più spesso non causa nessun problema.

Per foto tipo reportage, con più persone che interagiscono, una lente normale o poco più che grandangolare ti garantirà un buon effetto e ti farà entrare nell’azione.

Per foto di dettagli e ritratti ravvicinati, devi usare invece un medio tele o un tele. Parti da 50mm su sensori croppati e sali quanto vuoi. In questo caso, oltre ad avvicinarti fisicamente, ti avvicini con la lunghezza focale.

Temi gli sfondi

In queste occasioni più che in altre, gli sfondi sono molto pericolosi. C’è tanta gente e non hai nessun controllo sull’ambiente: persone e cose possono rovinare facilmente uno sfondo e quindi la foto.

Se lavori con aperture ampie, hai già fatto una parte del lavoro: lo sfondo risulterà ben sfocato. Però, questo non vale con focali corte e distanze non ravvicinate.

Ho scritto un articolo intero su come tenere sotto controllo lo sfondo: Lo sfondo non è in secondo piano: l’importanza dello sfondo nella composizione fotografica.

Varia i soggetti

Roses by orangeacid, on Flickr
Creative Commons Attribution 2.0 Generic License  by orangeacid

Questo è un consiglio sulla ricerca dei soggetti. Ricordati di non guardare sempre solo l’evento principale, ciò che tutti stanno osservando.

Ci sono moltissimi soggetti che ti permetteranno di creare foto originali, tra cui:

i dietro le quinte,

gli invitati (ad esempio le loro reazioni a qualche avvenimento importante),

i dettagli (ad esempio l’abbigliamento e gli addobbi),

il cibo.

Questi ovviamente si aggiungono alle foto obbligatorie, che includono i protagonisti della cerimonia e i momenti salienti. Queste tutti le conoscono, scegliendo qualcosa di insolito, è più probabile distinguere le tue immagini dagli scatti che tutti faranno.

Buone pratiche

Ci sono alcune cose da fare che non c’entrano con la fotocamera, ma sono molto importanti.

Non sei il protagonista

Ricordati che non ci sei solo tu, non muoverti come se potessi fare qualsiasi cosa ti passa per la testa. C’è un sacerdote, gli sposi/cresimandi/comunicandi/battezzandi, le famiglie, il resto del pubblico, altri fotografi e cameraman.

Prenditi un minuto per presentarti al sacerdote o al funzionario che officerà prima di cominciare. Chiedi se hanno particolari richieste o divieti. Solo il fatto di averlo fatto ti renderà più tollerabile.

Fai moltissima attenzione in particolare se usi il flash, può essere terribilmente invadente.

Preparati

Le celebrazioni (e le feste che seguono) hanno l’antipatica abitudine di andare avanti per conto loro, senza darti il tempo di decidere con calma cosa fare. Devi quindi prepararti.

Non solo nel senso di avere l’equipaggiamento pronto e la fotocamera impostata correttamente, ma nel senso di aver pianificato cosa fotografare.

Ti conviene preparare una lista di cose da fotografare: persone singole, gruppi di persone, momenti topici, punti di vista, concetti che vuoi esprimere. Inoltre, ti conviene avere un’idea di quale sia il momento migliore per cogliere ogni soggetto tra quelli che ti sei prefisso. Ci sarà il momento più indicato per la foto di gruppo, quello per il ritratto in posa, quello per il ritratto spontaneo, quello per una panoramica della chiesa e così via.

E visto che ci sei, fai anche una lista delle cose da fare per preparare l’attrezzatura e di quale equipaggiamento ti serve.

Come nella savana

Le foto dei momenti topici e i ritratti in posa sono quasi obbligatori e spesso richiesti, ma da un punto di vista fotografico danno poca soddisfazione. Le foto più irripetibili sono quelle che colgono l’attimo.

Per assicurarti questi scatti, devi essere sempre all’erta, ma devi anche essere furtivo (in senso buono). Mimetizzati e mescolati con le persone, muoviti senza dare nell’occhio.

Quando si saranno dimenticati di te e della tua fotocamera, quello sarà il momento in cui potrai fare foto spontanee e al naturale. Fotograferai emozioni vere e non pose rigide e, in fin dei conti, brutte.

Conclusioni

La fotografia ai matrimoni e alle altre celebrazioni è difficile. Diventa spesso stereotipata e asettica. Inoltre, nasconde difficoltà tecnica inevitabili.

Se tieni a mente questi consigli che ti ho dato, eviterai di fare foto da principiante e avrai una base su cui creare il tuo stile personalizzato e soddisfare le richieste.

Probabilmente, anche tu hai già avuto modo di fotografare un matrimonio, una comunione, un battesimo. Scommetto che hai qualche consiglio che non hai trovato qui. Condividilo con un commento!

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