La fotografia di strada è uno dei generi fotografici più amati. Negli ultimi anni gli “street photographer” si sono moltiplicati come funghi, dando vita ad una vera e propria moda.
Se sei anche tu un appassionato di questa tecnica fotografica non puoi perderti la nostra mega guida alla street photography, dove scoprirai tutto quello che c’è da sapere, dalle tecniche e la post-produzione all’attrezzatura consigliata.
In realtà la fotografia di strada esiste da moltissimi anni. Da quando le macchine fotografiche hanno un peso ed una dimensione tali da essere portate in giro.
L’avvento della fotografia digitale ha completato l’opera. L’opinione diffusa tra i fotografi è che basti scendere in strada a scattare per fare “fotografia di strada”. Non è proprio così e ti spiego perché.
Secondo Wikipedia, la street photography è: “un genere fotografico che vuole riprendere i soggetti in situazioni reali e spontanee in luoghi pubblici al fine di evidenziare aspetti della società nella vita di tutti i giorni”.
Quindi la fotografia di strada dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:
1) riprendere i soggetti in situazioni reali,
2) riprendere i soggetti nella loro spontaneità,
3) riprendere i soggetti in luoghi pubblici,
4) evidenziare aspetti della società nella vita di tutti i giorni.
In realtà si tratta di “paletti” spesso sfumati. Molte volte diventa difficile capire dove si ferma la spontaneità del soggetto o quale situazione può essere definita realmente reale. E poi cosa si intende per “luogo pubblico”?
Come avrai capito, la discussione è aperta e non c’è una univoca. Molte volte, però, si confonde la fotografia documentaria, di ritratto o di viaggio con la fotografia di strada.
Nella fotografia di strada, ogni fotografia racconta una storia. Quanto più la storia è interessante, tanto più riuscita è la fotografia.
Al di là delle definizioni, comunque, il miglior modo per comprendere la vera fotografia di strada è studiare i grandi fotografi che hanno fatto la storia di questo genere fotografico.
In questo articolo trovi un elenco dei migliori street photographer di sempre. Ti spiegherò il loro stile e le caratteristiche che li hanno consacrati.
Henry Cartier-Bresson
Il fotografo francese è riconosciuto come uno dei più grandi fotografi della storia. Morto nel 2004, all’età di 96 anni, col suo stile inconfondibile ha caratterizzato la fotografia del XX secolo. Non a caso è tutt’ora soprannominato “l’occhio del secolo”.
Henry Cartier-Bresson è stato uno dei fondatori della storica agenzia Magnum, la prima agenzia fotografica al mondo.
Ciò che caratterizza la sua fotografia è la capacità di cogliere l’attimo. In questo fu sicuramente un precursore, visto che nell’immediato dopoguerra la fotografia era concepita soprattutto come qualcosa da svolgersi in studio.
Anche per questo motivo, Henri Cartier-Bresson è considerato come il primo vero fotografo di strada della storia.
Per conoscere le lezioni più importanti che ci ha lasciato, leggi qui: “11 lezioni sulla fotografia da Henry Cartier-Bresson”.
Elliott Erwitt
Elliott Erwitt oggi è un arzillo vecchietto di quasi 90 anni. Forse proprio il suo modo di vedere la vita gli ha regalato grande longevità.
Il fotografo di origine francese, infatti, ha sempre basato la sua fotografia su una grandissima ironia. I suoi scatti di strada cercavano di evidenziare il ridicolo che si nascondeva nella quotidianità delle persone.
Questa caratteristica l’ha sempre contraddistinto in tutta la sua produzione, tanto da creare una vera e propria tendenza. Dopo di lui, infatti, molti fotografi iniziarono ad avere questo approccio nel realizzare fotografia di strada.
Oggi, molti scatti di Elliott Erwitt sono delle vere e proprie icone della fotografia mondiale. Erwitt è davvero un gran personaggio. A questo link trovi un articolo che ne parla: “7 lezioni di fotografia da Elliott Erwitt, il maestro dell’ironia”.
Robert Doisneau
La vera essenza della fotografia di strada è probabilmente quella rappresentata da Robert Doisneau. Come ti spiego anche nell’articolo a lui dedicato, infatti, Doisneau fu un vero maestro nel raccontare “l’ordinaria quotidianità”.
È vero, lui ha passato l’intera vita in una fantastica città come Parigi. Ma è anche vero che non si è mai spostato da lì. Quindi non credere a chi ti dice che, per essere grandi fotografi di strada, sia necessario compiere dei grandi viaggi.
La sua fotografia di strada aveva un’unica e grande caratteristica: raccontava grandi emozioni attraverso i piccoli gesti. La celebre foto del bacio agli innamorati dell’Hotel de Ville, per esempio, è oggi una delle foto più conosciute al mondo.
Brassai
Ancora Parigi è teatro degli scatti di un altro grande fotografo di strada: Brassai. Soprannominato “l’occhio di Parigi”, è diventato famoso soprattutto per i suoi scatti notturni.
La fotografia di strada notturna è una variante che dovresti considerare, perché regala scatti davvero suggestivi. Anche gli scenari sono completamente diversi rispetto al giorno.
Senza la frenesia tipica delle giornate lavorative, i ritmi si fanno più lenti. Inoltre, luci e riflessi possono entrare a far parte della foto. Ma attenzione però, è un tipo di fotografia che richiede molta pratica.
Puoi imparare i suoi insegnamenti leggendo questo articolo: “Per migliorare fotograficamente devi smettere ti fotografare: te lo insegna Brassai”.
William Klein
Se vuoi uscire dai dogmi della fotografia “pulita” (alla Cartier-Bresson, per intenderci), allora devi studiare William Klein. Il fotografo statunitense, infatti, faceva un uso molto personale della macchina fotografica.
La sue fotografie di strada erano spesso mosse, sfocate, sottoesposte o sovraesposte. Non è che non sapesse usare la macchina fotografica ma, al contrario, usava magistralmente la tecnica per enfatizzare il messaggio da trasmettere.
Oggi, il suo stile personale è molto riconoscibile e lo ha reso uno dei fotografi di strada più grandi di sempre. Leggi questo articolo su di lui per scoprire il suo particolare approccio alla fotografia: “L’attrezzatura fotografica non è fondamentale: te lo spiega William Klein”.
Martin Parr
Sulla stessa linea di William Klein è Martin Parr, street photographer inglese. Anche Parr si fa apparentemente beffe della tecnica fotografica “canonica” per raccontare i paradossi della società. La sua fotografia di strada può essere definita grottesca perché, un po’ come Erwitt, cerca costantemente di evidenziare gli aspetti ridicoli e le contraddizioni che ci circondano.
Martin Parr è un fotografo difficilmente catalogabile, la sua fotografia è decisamente spiazzante: o lo ami o lo odi. Ma proprio per questo motivo può aiutarti a considerare punti di vista differenti.
Per scoprire se fai parte del partito di chi lo ama o di quello di chi lo odia, chiarisciti le idee con questo articolo: “5 lezioni da Martin Parr sulla fotografia”.
Alex Webb
Il fotografo americano è considerato, attualmente, uno dei più grandi esponenti della fotografia di strada.
Innanzitutto è uno dei pochi fotografi ad usare costantemente il colore, sdoganando un po’ la convinzione diffusa che il bianco e nero sia la maniera più efficace per raccontare la fotografia di strada.
Ma la sua principale caratteristica è senz’altro quella di essere un maestro della composizione. Nei suoi scatti sono tipici i “blocchi”. All’interno delle sue foto, infatti, spesso sono riconoscibili più scene collegate tra loro.
È un tipo di fotografia ad alto tasso di difficoltà, quindi non sentirti frustrato se non riuscirai a riprodurre questo stile. Conoscere Alex Webb, però, può aiutarti a capire cosa significa “raccontare con una sola foto”.
Approfondisci il suo stile e i suoi insegnamenti leggendo questo articolo: “5 lezioni da Alex Webb sulla fotografia”.
Josef Koudelka
Definire Josef Koudelka un fotografo di strada forse è limitante. I suoi reportage nelle zone calde del mondo o i suoi progetti di denuncia sono ormai pietre miliari della storia della fotografia.
L’insegnamento che puoi trarre dal fotografo ceco è però il suo approccio alla fotografia di strada in generale. Koudelka è sempre stato uno spirito libero e in continua evoluzione, molto autocritico e metodico nel suo lavoro.
Su un articolo a lui dedicato puoi trovare un aneddoto legato a Alex Webb, davvero divertente, che racconta moltissimo della sua personalità.
Robert Frank
Robert Frank è considerato il padre della fotografia di strada moderna. La rivoluzione in questo senso ha un punto di inizio ben preciso, ovvero la pubblicazione del libro “The Americans”, uno spaccato dell’America anni ‘50.
Anche Robert Frank, come William Klein, utilizza in maniera personale la tecnica fotografica. Le sue foto di strada sono spesso mosse ed esposte non correttamente. Ma ogni scelta è ben ponderata e funzionale al racconto fotografico.
Inizialmente condannato dalla critica e poi rivalutato, oggi “The Americans” è probabilmente uno dei libri di fotografia più importanti della storia.
Robert Frank amava scattare in silenzio, da lontano, senza aver nessun contatto diretto con i suoi soggetti.
Bruce Gilden
Un altro fotografo di strada da cui puoi imparare qualcosa di differente dal solito è Bruce Gilden. Le foto di strada del fotografo americano si riconoscono immediatamente, perché sono scattate a distanza ravvicinatissima dal soggetto.
In molte foto, addirittura, il soggetto appare visibilmente spaesato e spiazzato dalla vicinanza a sorpresa della fotocamera. Alcune volte, per amplificare la reazione del soggetto, Gilden usa addirittura il flash, sparandolo sulla faccia del malcapitato.
Proprio il fatto di “inquinare” la scena, spinge molti critici a non considerare Gilden un autentico fotografo di strada. Oltretutto oggi, con le restrittive leggi sulla privacy, sarebbe un azzardo scattare foto di questo genere.
Si tratta però di una sfumatura della fotografia di strada che dovresti conoscere. In questo video puoi realmente vedere l’originale modo di operare di Bruce Gilden.
Diane Arbus
Più che una fotografa di strada, Diane Arbus può essere definita una fotografa “della strada”. Nelle sue foto spesso esiste una relazione diretta col soggetto fotografato.
I suoi scatti solitamente documentano la condizione dell’uomo nelle situazione più avverse della vita.
I suoi soggetti preferiti sono, infatti, i “diversi”: i disabili, i transessuali, in generale le persone con qualche anomalia fisica.
Si tratta di una maniera differente di interpretare la fotografia di strada, più introspettiva, che presuppone una relazione col soggetto molto profonda.
Lee Friedlander
La fotografia di strada di Lee Friedlander mi offre lo spunto per parlarti di un’altra possibile declinazione di questo genere fotografico.
Nelle foto di strada del fotografo americano, infatti, spesso il soggetto umano è completamente assente, anche se ugualmente percepibile. L’intenzione è quella di evidenziare l’impatto umano sul paesaggio circostante.
Fu proprio il suo modo di intendere la fotografia di strada ad arricchire questo genere fotografico di un’interpretazione innovativa e differente.
Conclusioni
Come avrai capito da questi grandi fotografi, è molto difficile dare una definizione univoca di “fotografia di strada”.
Esiste la fotografia di strada di denuncia, come quella di Josef Koudelka, oppure quella ironica, di Elliott Erwitt e Martin Parr.
Poi esiste la fotografia di strada di Robert Frank, senza nessun coinvolgimento del soggetto. Ma anche quella di Bruce Gilden, dove addirittura la reazione del soggetto diventa il tema della foto.
C’è la cura compositiva di Cartier-Bresson e Alex Webb, oppure l’anarchia completa di William Klein.
Al di là delle possibili sfumature e declinazioni, un fattore non deve assolutamente mancare nella fotografia di strada: ogni scatto deve raccontare una storia. Oltretutto, la tecnica utilizzata deve sempre essere funzionale al racconto.
Approfondire i grandi fotografi che hanno fatto la storia di questo genere fotografico, può senz’altro migliorare le tue fotografie.
Attenzione però, non è sufficiente leggere la biografia personale del fotografo. Il mio consiglio è quello di comprare dei veri libri fotografici, monografici, e analizzarne ogni singola foto.
Solo in questo modo, infatti, riuscirai ad immedesimarti nelle sensazioni e nelle emozioni del fotografo.
Approfondimenti
Come ti ho spiegato sopra, studiare sui libri fotografici è la scelta migliore. Conoscere la produzione di un fotografo e scoprire cosa si nasconde dietro ad ogni scatto, è il modo più efficace per migliorare.
Qui ti riporto una lista di libri che dovresti studiare. Un libro per ogni fotografo citato:
- Pozzi, Piero Francesco (Autore)
- Regalo per i tuoi cari
- Per ogni occasione come Natale
- Divertimento assicurato
- Design creativo
- Koudelka Josef (Autore)