Fotografare in bianco e nero di Michael Freeman, la recensione

Fotografare in bianco e nero di Michael Freeman, la recensione

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Talvolta sembra che sia sufficiente convertire un’immagine in bianco e nero per renderla più bella, più artistica. Però, a pensarci un attimo di più, ti dici che messa così sembra un po’ una stupidaggine.

Invece, per certi versi è vero, anche se non vale per tutti gli scatti. Il libro Fotografare in bianco e nero, di Michael Freeman, è dedicato proprio a spiegarti quando il bianco e nero è meglio e come ottenere un bel bianco e nero.

Se vuoi decifrare il bianco e nero, capire come ottenere belle foto monocromatiche, allora questo libro potrebbe fare al caso tuo. Ecco la recensione.

Contenuti

Fotografare in bianco e nero è diviso in 4 capitoli

  • tradizione del bianco e nero,
  • bianco e nero digitale,
  • scelte creative,
  • stampa e presentazione.

Il primo capitolo si occupa principalmente della storia del bianco e nero e dei vantaggi, delle peculiarità del bianco e nero. Questa seconda tematica è importante se vuoi diventare bravo ad usare il bianco e nero.

Infatti, comprendendo quali sono gli aspetti di un’immagine che guadagnano importanza in bianco e nero, capisci sia quali soggetti sono migliori con questo trattamento, sia su cosa focalizzarti in post-produzione.

Il secondo capitolo si tuffa subito nella gestione del bianco e nero in digitale. Dopo una breve introduzione su alcuni aspetti tecnici che influenzano la post-produzione, il capitolo è completamente dedicato all’elaborazione delle foto.

Michael Freeman ti mostra, lavorando su alcuni suoi scatti, come ottenere il massimo o creare specifici effetti nelle tue foto. Riassumendo vengono trattati:

  • azioni di base nella conversione in bianco e nero,
  • regolazione della luminosità,
  • gestione del contrasto,
  • gestione delle tonalità a vari scopi, profondità, vegetazione, pelle,
  • infrarosso.

Le tecniche insegnate in Fotografare in bianco e nero riguardano principalmente Photoshop, con qualche menzione di Camera Raw (applicabile quindi a Lightroom), di altri programmi meno noti e soprattutto di plugin come quelli prodotti da DxO e l’immancabile Silver Efex. Sono presenti diverse catture a schermo che mostrano le configurazioni dei cursori usate per ottenere determinati effetti.

Purtroppo, trattandosi di un libro e di un argomento molto vasti, non puoi aspettarti di essere guidato passo passo come in un videocorso. Quindi, queste lezioni sulla post-produzione del bianco e nero non vanno bene per i principianti della post-produzione, a mio parere. Se vuoi trarre il massimo, devi avere già qualche esperienza con Photoshop.

E se non usi Photoshop? Io ad esempio non uso Photoshop, anche se ne ho una conoscenza generale. Se hai esperienza con altri programmi (ad es. Lightroom, Gimp, Aperture), non ti sarà difficile adattare le indicazioni relative a Photoshop. Ovviamente dovrai lavorare un po’ di più per trovare la giusta funzionalità e forse qualche volta non sarà disponibile, ma sarà raro.

Il terzo capitolo continua a parlare di post-produzione, ma tratta le elaborazioni creative possibili in bianco e nero. Sono anche presentati alcuni artisti da cui prendere spunto in relazione a particolari trattamenti. Sono affrontati vari stili e tecniche:

  • alto e basso contrasto,
  • low key e high key,
  • hdr in bianco e nero,
  • applicazione di tinte (divisione toni),
  • effetti d’epoca.

Si tratta di un capitolo importante, perché il bianco e nero permette uno spazio di elaborazione estremamente ampio, maggiore di quello a colori. Quindi è bene sfruttare questa opportunità con soluzioni creative.

L’ultimo capitolo è dedicato alla stampa, ma non come potresti aspettarti. Infatti non approfondisce molto le tecniche per stampare bene le proprie foto in bianco e nero. Piuttosto, dopo alcune parole su questo tema, dedica diverse pagine a come esporre i propri lavori, anche in privato, non necessariamente in una mostra.

È una tematica interessante, che raramente si trova trattata, quindi sono pagine utili se vuoi esporre al meglio le tue stampe. Sarebbe stato bello vedere maggiore spazio dedicato a come ottimizzare la stampa.

Per chi è questo libro

Per apprezzare Fotografare in bianco e nero e imparare il più possibile dalla sua lettura, devi soddisfare due condizioni:

  • non essere un fotografo totalmente principiante,
  • avere un minimo di esperienza con la post-produzione.

Inoltre, devi essere disposto a lavorare sulle tue foto per ottenere i risultati che desideri. Non pensare che il libro contenga ricette magiche che con due clic creeranno foto in bianco e nero splendide.

Il libro infatti, nonostante usi degli esempi specifici, cerca di insegnare principi generali, applicabili a qualsiasi foto. Ciò significa che per ottenere risultati simili a quelli mostrati dovrai considerare i tuoi scatti, immaginare bene cosa vuoi ottenere e lavorare su maschere e cursori con cognizione di causa.

Se invece hai una lunga esperienza di elaborazione in bianco e nero, ovviamente troverai meno da imparare. Ti risulteranno probabilmente utili alcune tecniche e esempi nel terzo capitolo e probabilmente le indicazioni relative all’esposizione delle foto che di solito non vengono affrontate.

Giudizio finale

Come quasi tutti i libri di Michael Freeman, Fotografare in bianco e nero è scritto in maniera molto chiara ed è ricco di contenuti utili. Le spiegazioni sulle tecniche di post-produzione sono accompagnate da numerose immagini che descrivono le fasi dell’elaborazione e le impostazioni dei cursori.

Se sei un fotografo con le caratteristiche che ho descritto sopra, questo libro ti servirà a fare chiarezza nel tuo processo di conversione delle foto in bianco e nero. Inoltre, avrai diversi spunti che potrai approfondire in maniera mirata, magari cercando online.

Se hai poca dimestichezza con i programmi di post-produzione, Fotografare in bianco e nero potrebbe mostrare per te dei limiti che hanno molti altri libri che trattano di post-produzione. Infatti, il libro difficilmente può essere efficace quanto un video nel mostrarti l’utilizzo di un software di fotoritocco e gli effetti dei vari comandi sulle immagini.

Perciò se hai bisogno di essere guidato in ogni singolo passo, ti consiglio piuttosto il videocorso Tecniche avanzate per il ritocco del bianco e nero.

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