Trucchi di un professionista della dog photography

Trucchi di un professionista della dog photography

Trucchi di un professionista della dog photography

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Eccoci finalmente al terzo articolo dedicato alla Dog Photography.

Eravamo rimasti alla scelta dell’attrezzatura e come impostarla per poter cogliere al meglio i migliori momenti con i nostri amici a 4 zampe.

Siamo pronti e non ci rimane che scoprire i principali “trucchi” che ogni Dog Photograper deve conoscere per interagire con il cane affinché possa coglierne la vera essenza.

La presentazione è importante


La prima cosa fondamentale da tenere in mente quando ci si presta alla dog photography è avere bene in testa la tipologia del soggetto con il quale dovremo confrontarci.

Per ottenere un’immagine che realmente catturi “il vero carattere” del cane è fondamentale che quest’ultimo ti conosca e si fidi di te.

I cani per loro natura sono imprevedibili e molto istintivi e il rapporto che svilupperà con te dipenderà molto dal modo in cui ti poni fin dai primissimi momenti del vostro incontro.

Sarà fondamentale “leggere” il carattere del nostro modello, cercando di capire quale sia il suo temperamento (timido o espansivo), avvicinandolo mai in maniera diretta, ma cercando con pazienza di far prendere l’iniziativa al cane.

Dovremmo essere “interessanti”, inducendo quest’ultimo ad avvicinarsi con curiosità stimolandolo a interagire con te e la tua attrezzatura.

In questa fase non avere fretta, lasciati annusare, fai capire al cane che non sei una minaccia, premiandolo e accarezzandolo, soprattutto quando annusa e si avvicina all’attrezzatura sempre mantenendo un comportamento calmo e mantenendo il tono di voce molto basso.

Una volta “esaurite” le presentazioni di rito, prenditi qualche minuto per giocarci insieme  (sempre con la reflex in mano), per prenderci confidenza e poi a questo punto il tuo Cino-modello sarà finalmente pronto a cominciare !!!

Tutto un discorso di prospettiva

Moltissima gente quando fotografa cani (e bambini) non si rende conto che la responsabilità primaria dei loro scatti “mediocri” è della prospettiva con la quale riprendono la fotografia.

Una foto è sempre molto interessante quando riprende un soggetto in un modo “inconsueto”, ossia quando il soggetto non è ripreso dalla solita prospettiva con la quale lo osservi tutti i giorni.

Per chiarire il concetto fai un semplice esperimento.

Scegli un fiore (soggetto fermo e facile da fotografare) e fagli una serie di foto, rimanendo in piedi sopra di lui riprendendolo dall’alto (mantenendo la stessa prospettiva con la quale vedi i fiori tutti i giorni mentre passeggi).

Poi scatta altre due foto, la prima ponendoti allo stesso livello e poi un’altra ponendoti sotto al fiore.

Ora confronta i tuoi lavori, sicuramente vedrai che le ultime due fotografie sono molto più accattivanti delle prime, grazie al nuovo modo di “descrivere” il soggetto, riuscendo infatti a catturare maggiormente l’interesse.

Quindi quando fotografi il tuo amico, è importante, fondamentale e necessario, non rimanere in piedi.

La vita di un Dog Photograper è per 80% in ginocchio e 20% sdraiato, dovrai cercare di mantenere la tua reflex al livello degli occhi del cane e se possibile anche più in basso !!!

Non accontentarti mai della tua posizione, cerca sempre di ottenerne una migliore, più bassa o insolita.

Molte volte la creatività fotografica che porta ad un immagine “indimenticabile” si sviluppa semplicemente partendo dalla posizione che si assume durante lo scatto.

Occhio all’isogramma


Nella fotografia sportiva e soprattutto nella dog photography a causa dei ritmi concitati, durante i vari servizi fotografici, molti fotografi tendono a non consultare l’istogramma direttamente sul campo sul display della loro reflex .

Conosco moltissimi amici fotografi, anche molto dotati di talento artistico, che scelgono di autolimitarsi nelle loro produzioni semplicemente “rifiutandosi” di usare l’istogramma. Liquidandolo come strumento inutile, sono ignari di perdere l’occasione di “portare” a casa immagini corrette con il minimo della fatica.

( Vista l’importanza dell’argomento, in questo articolo non ti spiegherò come leggere l’istogramma in quanto sarebbe necessario uno o più articoli dedicati. In poche righe non riuscirei sicuramente a spiegare tutti i concetti in maniera esaustiva , perciò se non conosci ancora questo potente strumento, ti rimando alla lettura di  questo ottimo articolo scritto da Alberto https://fotocomefare.com/istogramma-esposizione-corretta/  se invece  conosci già “l’argomento” continua con la lettura dell’articolo)

Tutti quelli che non hanno la “fortuna” di poter fotografare in uno studio fotografico, dove l’illuminazione è totalmente sotto controllo, si dovranno misurare con il repentino cambiamento delle condizioni d’illuminazione dovute all’ambiente esterno. La forte illuminazione del sole sul display della nostra macchina fotografica inoltre non ci permetterà di valutare correttamente l’esposizione della foto, è fondamentale quindi valutare e ponderare con attenzione l’istogramma dopo ogni singolo scatto.

All’inizio ti potrà sembrare una perdita di tempo ma se controllerai continuamente il tuo istogramma, avrai la possibilità di correggere sul campo la corretta esposizione delle tue foto facendoti risparmiare “lunghissime e frustanti” sessioni di post produzione che alla fine porteranno solo ad un risultato mediocre.

Ricordati, solo quando sarai riuscito a catturare tutte le informazioni possibili nella tua immagine RAW, potrai pensare realmente di ottenere il risultato voluto in post-produzione senza sottostare a tutti quei compromessi tecnici dovuti da una cattiva esposizione durante lo scatto.

Provaci e vedrai che in poco tempo la qualità delle tue immagini aumenterà notevolmente e molto presto non potrai più fare a meno dell’istogramma.

Sei troppo vicino al soggetto? Bene, avvicinati ancora!

Questo concetto è molto semplice quando potente. Se vuoi ottenere uno scatto interessante, riempi completamente l’inquadratura con il soggetto.

Il soggetto è il cane e l’interesse di chi guarda le nostre fotografie deve essere canalizzato proprio su di lui, tutto il resto è solamente una distrazione.

Invece di cercare di riprendere tutta la scena e di catturare più cose possibili, concentrati solo ed esclusivamente su un singolo dettaglio del tuo cane che reputi interessante e vuoi valorizzare.

Provare per credere !

La prossima volta quando fotografi il tuo amico a 4 zampe, monta la focale più lunga in tuo possesso e avvicinati a lui. Quando pensi di essere troppo vicino per scattare, bene avvicinati ancora di due o tre passi.

Una volta a casa rimarrai piacevolmente sorpreso della qualità delle tue fotografie.

Per adesso non ti rimane di esercitarti sui concetti spiegati, e se ti è rimasto qualche dubbio, fammelo sapere commendando l’articolo qui sotto.

Nel prossimo articolo ci addentreremo ancora di più nei “trucchi” per diventare un vero Dog Photographer.

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