Ah le foto bianco e nero, quanti ricordi… Ai suoi albori, la fotografia era solo monocromatica. Semplicemente le pellicole a colori non erano ancora state inventate, quindi esistevano solo le foto in bianco e nero.
Poi arrivò il colore e cominciarono le guerre di religione. Molti fotografi avevano usato solamente il bianco e nero per anni: l’introduzione del colore fu un trauma per loro.
Vedere il mondo a colori o in bianco e nero non è assolutamente la stessa cosa, quindi passare da un modo di fotografare ad un altro richiede un discreto sforzo. Perciò ci fu resistenza da parte di molti fotografi.
Se le prime pellicole a colori potevano essere effettivamente scadenti e quindi giustificare la preferenza del bianco e nero da un punto di vista tecnico, con il digitale la qualità che si può ottenere è la medesima.
Al giorno d’oggi, quindi, scattare foto bianco e nero è una scelta puramente artistica. Non ci sono cause di forza maggiore che ci spingano ad impiegarlo.
Molti però sostengono ancora la sua oggettiva superiorità. Hanno ragione? Come sempre, un po’ sì e un po’ no.
In questo articolo cercherò di riassumere i vantaggi del bianco e nero ma, soprattutto, di rispondere alla domanda: perché o quando una foto in bianco e nero è meglio?
Il colore, una grossa distrazione
Su una cosa dobbiamo essere tutti d’accordo. Convertire una foto in bianco e nero vuol dire rimuovere una cosa: il colore, appunto.
Quindi, una foto in bianco e nero, ha qualcosa in meno di una foto a colori. Questo è il primo vantaggio del bianco e nero, da cui ne discendono altri.
Infatti, il colore è un elemento percettivamente molto forte, ovvero un elemento che attrae molto l’attenzione dell’osservatore. Di conseguenza, la sola presenza del colore può distogliere dagli altri elementi di una foto, come la luce o la trama della superficie degli oggetti.
Se poi si tratta di colori molto forti e brillanti, il loro effetto distraente è ancora maggiore (il rosso è il colore che distrae di più).
Passando al bianco e nero, quindi, togliamo una potenziale distrazione e rendiamo più forti altri elementi nella foto. Ma quali?
Foto bianco e nero: più forza agli elementi grafici
Nelle foto bianco e nero, guadagnano importanza gli aspetti più grafici, ovvero:
- forma: i contorni delle cose,
- volume: la tridimensionalità,
- texture/trama: le caratteristiche peculiari del materiale di cui è composto un oggetto,
- pattern: ripetizioni ritmiche di oggetti o parti di oggetti simili.
Questi sono elementi già di per sé importanti in una foto, ma che guadagnano molto più peso in una foto in bianco e nero.
Ciò significa che non solo vanno ad arricchire i soggetti fotografati, ma possono diventare soggetti essi stessi. Il bianco e nero infatti si presta molto a scatti astratti in cui ciò che conta sono ad esempio solo le texture o i volumi.
Maggiore attenzione a contrasti e gradazioni tonali
In assenza di colore, tutto diventa gradazione di grigio. Così non è più importante quale colore una superficie abbia, ma come contrasta o come sfuma verso altri colori/gradazioni di grigio.
Infatti, lavorare sul contrasto è uno dei passaggi fondamentali per creare una buona conversione nelle foto in bianco e nero.
Nelle foto in bianco e nero, zone molto luminose diventano bianche o quasi, mentre zone fortemente in ombra si dirigono verso il nero. Al contempo, una luce morbida crea sfumature soffici e delicatissime.
Tutto più semplice con le immagini bianco e nero
Un ottimo stratagemma per ottenere una foto di successo è semplificare. Il bianco e nero ti aiuta anche a fare questo.
Infatti, in post-produzione, molti colori possono essere ridotti quasi alla stessa gradazione di grigio. In questo modo puoi ridurre gli elementi distinguibili in una scena, se il colore era ciò che li distingueva.
Così la scena diventa più chiara, di facile lettura e molto probabilmente più efficace.
La foto in bianco e nero è più artistica
Questa sembra una di quelle affermazioni che di solito escono dalla bocca degli estremisti. Invece, in questo caso, potremmo dire che è vera.
Una foto a colori viene percepita istintivamente come una rappresentazione fedele della realtà. Assume di primo acchito un valore documentaristico, di mera registrazione degli eventi.
Ovviamente non è sempre così, c’è una moltitudine di foto artistiche a colori. Però, la percezione iniziale, è facilmente quella che ho appena descritto.
La foto in bianco e nero invece, per sua natura, si distanzia dalla realtà. Infatti la realtà non è in bianco e nero. Ciò rende “automaticamente” una foto in bianco e nero una foto più astratta.
Inoltre, l’assenza del colore, lascia maggiore spazio all’interpretazione. Anche questa è una peculiarità delle opere d’arte.
Fuori dal tempo
I colori dei vestiti, del trucco, degli oggetti in una scena spesso indicano inequivocabilmente il periodo storico in cui una foto è stata scattata. Grazie al bianco e nero si può rimuovere questa connotazione temporale.
Certo, non è possibile farlo per tutte le foto. Talvolta il semplice contenuto di uno scatto indica precisamente il periodo storico. Però il bianco e nero ha, in genere, la potenzialità di astrarre dal tempo le immagini.
Le foto in bianco e nero, inoltre, non si prestano a postproduzioni con particolari viraggi cromatici. Tali viraggi sono spesso frutto di mode temporanee. Nelle foto in bianco e nero, quindi, tutto diventa più “eterno”.
Salvataggi d’emergenza
Spesso la conversione in bianco e nero permette di tirare fuori una fotografia decente da uno scatto da buttare. Ovviamente ciò accade quando è il colore a creare problemi alla foto.
Ecco alcuni casi comuni in cui convertire una foto in bianco e nero aiuta:
- nelle foto con troppo rumore, i colori rovinati spariscono e il disturbo può diventare una grana che richiama la pellicola, molto più accettabile,
- quando un oggetto di colore acceso distrae dal soggetto principale, togliendo il colore si toglie la distrazione,
- quando le condizioni di illuminazione portano un bilanciamento del bianco difficilmente recuperabile, il bianco e nero risolve il problema alla radice.
Guarda la foto qui sopra. La versione “Prima”, quella a colori, ha già applicata un po’ di riduzione del rumore e una correzione del bilanciamento del bianco.
La versione “Dopo” ha un po’ di correzione sulla tonalità del viso e meno riduzione del colore, oltre ad un aumento di chiarezza e nitidezza. La migliore è nettamente la seconda.
Ottenere una conversione impeccabile del bianco e nero è un’arte. Su FotoComeFare abbiamo affrontato più volte questo argomento.
Se vuoi imparare bene e dalle basi, ti consiglio di dare un’occhiata alla nostra recensione di “Fotografia digitale in bianco e nero: da semplici istantanee a grandi scatti”.
Si tratta di un libro eccezionale di John Batdorff, che ti insegna le tecniche migliori di conversione delle foto in bianco e nero.
Maggiori possibilità di post-produzione
Questa è una cosa che viene in mente meno facilmente, ma è vera e molto importante. Come scrive anche Michael Freeman nel suo Fotografare in bianco e nero, in una foto monocromatica hai maggiore libertà di scelta nella post-produzione.
Quando lavori su un’immagine a colori, se giochi sulle tonalità, sulla saturazione o sul contrasto è facile creare effetti sgradevoli e non accettabili. Nel bianco e nero, al contrario, puoi spingere molto oltre il contrasto e trasformare completamente la resa dei colori che sono trasformati in tonalità di grigio.
Tranne i casi in cui l’osservatore sa esattamente di che colore è un oggetto e come questo colore dovrebbe rendere in bianco e nero, sei libero di trasformare completamente la miscela dei colori per dare importanza ai dettagli che preferisci e creare contrasti personalizzati.
Un’inattesa crema di bellezza
Ti sarai reso conto che il bianco e nero si presta molto all’uso nei ritratti. Questo è vero un po’ per alcuni dei motivi che ho elencato qui sopra, ma anche perché il bianco e nero rimuove alcune imperfezioni della pelle.
Parlo ovviamente delle imperfezioni legate al colore. Arrossamenti e macchie non esageratamente evidenti vengono sfumati e scompaiono in bianco e nero, risparmiandoti un sacco di lavoro in post-produzione.
Allora le immagini bianco e nero sono un trucco per rendere belle tutte le foto?
No, certamente no. In questo articolo ho voluto descriverti perché il bianco e nero può essere meglio. Però non voglio assolutamente darti l’idea che qualsiasi foto è sempre meglio in bianco e nero, che ogni foto monocromatica è artistica.
Lo scatto deve essere innanzitutto ben concepito e ben realizzato. Poi devi eseguire una conversione in bianco e nero adeguata a ciò che vuoi ottenere. A questo scopo ti consiglio il libro Fotografare in bianco e nero.
Ma soprattutto, per ottenere un bel bianco e nero, devi cercare una scena che renda bene con questo trattamento. Quindi usa i punti che ho elencato in questo articolo per trovare questo tipo di scene:
- scene con interessanti texture, pattern e volumi,
- scene che risalterebbero in bei contrasti o belle gradazioni di grigio,
- scene con colori che disturbano ma con soggetti molto potenti,
- ecc…
Quindi, prima di scattare, “previsualizza”. Ovvero immagina come la scena renderebbe in bianco e nero, come ciò che vedi sarebbe reso in gradazioni di grigio.
Puoi aiutarti con l’anteprima in bianco e nero della fotocamera, ma potrebbe essere lontana da ciò che si ottiene con un ben più potente programma di post-produzione.
È una pratica difficile, ma allenandoti sia sul campo che in fase di post-produzione vedrai che diventerà sempre più naturale ed efficace.
Foto di copertina: Marco Morelli – www.marcomorelli.eu