Filtro Polarizzatore Circolare: a cosa serve e come si usa?

Filtro Polarizzatore Circolare: a cosa serve e come si usa?

filtro polarizzatore circolare

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Oggi si parla del filtro polarizzatore circolare (o filtro CPL), cos’è? A cosa serve?

Ti sarà capitato di fotografare nelle giornate assolate, magari a mezzogiorno col sole a picco. Impossibile ottenere un adeguato contrasto tra il paesaggio e il cielo!

Tutto risulta molto slavato, le nuvole tendono ad essere poco tridimensionali, il mare diventa lattiginoso. Poi però vedi delle foto online, magari scattate nelle stesse situazioni critiche, che hanno dei colori accesi ed un bel cielo azzurro e saturo.

Subito pensi di non essere abbastanza bravo con Photoshop. Non riesci ad ottenere gli stessi risultati naturali neanche smanettando in postproduzione.

In realtà il segreto di quegli scatti spettacolari non è la postproduzione, bensì l’uso sapiente di filtri fotografici. In questo caso particolare, mi riferisco all’uso del filtro polarizzatore. Il filtro polarizzatore infatti, al contrario della postproduzione, non altera la naturalezza dei colori.

In questo articolo ti spiegherò come funziona un filtro polarizzatore, che effetti ha sulle tue fotografie, i vantaggi e gli svantaggi che possono derivare dal suo utilizzo. Infine, ti consiglierò due tipologie di filtro polarizzatore che potrai acquistare.

Come funziona un filtro polarizzatore circolare?

Per spiegare correttamente il funzionamento di un filtro polarizzatore, è necessario qualche cenno di fisica (tranquillo, giusto qualche cenno).

La luce è composta da onde elettromagnetiche. Semplificando moltissimo il discorso, possiamo dire che tali onde ci invadono da tutte le direzioni (quindi senza polarizzazione). Il filtro polarizzatore ha la capacità di far passare soltanto le onde elettromagnetiche provenienti da una determinata direzione, bloccando tutte le altre.

L’effetto più evidente si ha dal “blocco” della luce riflessa proveniente da qualunque superficie riflettente.  In campo fotografico, questi effetti possono produrre notevoli vantaggi a livello di resa fotografica.

In realtà sono principalmente due gli effetti principali che si ottengono grazie al filtro polarizzatore:

  • eliminare i riflessi,
  • aumentare la saturazione dei colori.

Te li spiego con gli esempi.

Primo vantaggio: eliminare i riflessi

Come ti ho accennato prima, il vantaggio principale del filtro polarizzatore è quello di “bloccare” i riflessi. Naturalmente vetro e acqua sono gli elementi più riflettenti.

Infatti, osservando per esempio una vetrina attraverso un filtro polarizzatore, non vedrai più riflessi. Allo stesso modo, il filtro polarizzatore bloccherà anche la luce non polarizzata riflessa da uno specchio d’acqua.

Nel caso di un corso d’acqua, una volta spariti i riflessi potrai apprezzare molto di più il colore del fondo. Pensa che molti pescatori utilizzano filtri polarizzatori proprio per vedere meglio cosa si nasconde sotto il pelo dell’acqua.

Se guardi le due foto qui sotto, gli effetti di un filtro polarizzatore ti sembreranno subito evidenti.

Gli scatti sono stati realizzati a pochi istanti di distanza, inquadrando lo stesso tratto d’acqua. Come puoi notare, nella seconda foto il fondale è decisamente più visibile.

Filtro polarizzatore per rimozione riflessi | Immagine tratta da Wikipedia
Filtro polarizzatore per rimozione riflessi | Immagine tratta da Wikipedia
Filtro polarizzatore per rimozione riflessi | Immagine tratta da Wikipedia
Filtro polarizzatore per rimozione riflessi | Immagine tratta da Wikipedia
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Secondo vantaggio: aumentare la saturazione

Questo vantaggio è, in realtà, una conseguenza del primo. Infatti, come ti ho spiegato sopra, il filtro polarizzatore aiuta a “bloccare” la luce riflessa dall’acqua, quindi anche quella riflessa dai miliardi di goccioline di vapore presenti nell’atmosfera. Sono loro a creare la “foschia” in lontananza che spesso rovina i tuoi paesaggi.

Di conseguenza, piazzando un filtro polarizzatore davanti all’obiettivo, il cielo risulterà molto più terso (quindi, sostanzialmente, più saturo).

Si tratta di un vantaggio molto importante, perchè in questo modo risolvi alla fonte il problema di avere un cielo bianchiccio o slavato. Molto spesso si fa ricorso alla postproduzione per rendere i cieli più saturi. Utilizzando un filtro polarizzatore, invece, potrai ottenere cieli dai colori molto intensi, senza alterazioni via software.

Perchè preferire questa soluzione? Un filtro polarizzatore ti permetterà di agire solo ed esclusivamente sui colori del cielo, lasciando praticamente inalterato tutto il resto.

Ecco un esempio della stessa inquadratura con e senza il filtro polarizzatore. Come puoi notare, i colori nella foto a destra (scattata con il filtro polarizzatore) sono decisamente più saturi.

Aumento della saturazione con filtro polarizzatore circolare
Aumento della saturazione con filtro polarizzatore

Svantaggi del filtro polarizzatore

Come al solito, esiste il risvolto della medaglia. Purtroppo utilizzare un filtro polarizzatore non porta solo vantaggi (altrimenti verrebbe inserito di serie su tutti gli obiettivi).

Lo svantaggio principale è che perdi come minimo 1 o 2 stop di luminosità. In effetti è come utilizzare degli occhiali da  o sole davanti all’obiettivo (gli occhiali da sole Polaroid sono semplicemente delle lenti polarizzate).

Oltre questo, tieni presente che la qualità della lente di un qualunque filtro sarà sempre inferiore a quella dei tuoi obiettivi. Di conseguenza, ne risentirà anche la qualità complessiva della foto.

Infine, se eliminare i riflessi può essere spesso un vantaggio, in alcune situazioni creative può risultare uno svantaggio. A volte, infatti, il riflesso di un paesaggio nello specchio d’acqua può dar vita a scatti davvero suggestivi.

Riflesso paesaggio nell'acqua
Riflesso paesaggio nell’acqua

Come si usa un filtro polarizzatore circolare?

I filtri polarizzatori sono sostanzialmente di due tipi: lineari e circolari. Quello che tu dovrai acquistare è di tipo circolare perchè, al contrario di quelli lineari, continuano ad essere efficaci anche se utilizzi l’autofocus.

I filtri polarizzatori lineari praticamente non sono più in commercio, ma potresti rischiare di trovarli in qualche mercatino dell’usato. Comunque sia, puoi riconoscere il giusto tipo di filtro dalla sigla.

Il filtro polarizzatore di tipo lineare è solitamente indicato con la sigla PL. Il filtro polarizzatore di tipo circolare, invece, si contraddistingue dalle sigle C-PL, PL-CIR o CPL.

I filtri polarizzatori circolari oggi in commercio sono composti da due elementi circolari sovrapposti: uno da avvitare sulla parte frontale dell’obiettivo ed uno mobile (come una ghiera) da ruotare per controllare la polarizzazione.

Dopo aver fissato il filtro polarizzatore all’obiettivo, se guardi all’interno del mirino e ruoti la ghiera, vedrai i colori cambiare, così come i riflessi, se presenti nell’inquadratura.

La polarizzazione infatti deve essere adattata alla direzione da cui proviene la luce. Quindi, a seconda della direzione in cui punti la fotocamera e alla posizione della fonte di luce (il sole), devi ruotare la ghiera del filtro in maniera da ottenere la polarizzazione di tuo gradimento.

Decidere la giusta rotazione è molto semplice: ti basta osservare ad occhio nudo come cambiano i colori e i riflessi che vedi nel mirino man mano che ruoti la ghiera.

Per massimizzare l’effetto di polarizzazione, meglio avere il sole a lato, a sinistra o a destra è indifferente. Se fotografi verso il sole o con il sole esattamente alle spalle, l’effetto del polarizzatore verrà quasi vanificato.

Quando usi il filtro polarizzatore, devi fare attenzione ad una cosa. In alcuni modelli di obiettivi economici, quando metti a fuoco la parte frontale ruota. Cosa succede se stai usando un polarizzatore?

Siccome l’intensità dell’effetto del polarizzatore cambia in base a come questo è ruotato, mettere a fuoco in questi obiettivi comporta un cambiamento della polarizzazione. Ciò vuol dire che ad ogni pressione del pulsante di scatto la tua impostazione del filtro viene vanificata.

Per evitare ciò puoi usare questa procedura:

  • comporre e mettere a fuoco,
  • bloccare la messa a fuoco premendo il tasto AF-L o disattivando l’autofocus,
  • ruotare il polarizzatore,
  • scattare.

Dovrai ripetere questi passi ad ogni scatto, o almeno ogni volta che cambi l’inquadratura e questa necessita di una nuova messa a fuoco.

Se vuoi evitarti questo strazio, osserva se la parte frontale del tuo obiettivo ruota quando metti a fuoco. Se ciò accade e vuoi renderti più facile l’utilizzo del polarizzatore, cerca un obiettivo che abbia la messa a fuoco interna (internal focusing in inglese).

Infine, come ti ho spiegato nella sezione dedicata agli svantaggi, il filtro polarizzatore “ruba” luce, in generale 1-2 stop, a seconda del modello. Quindi, per ottenere la stessa esposizione di una foto senza filtro, quando monti il polarizzatore dovrai aumentare della giusta quantità tempo di esposizione, apertura o ISO.

Guida all’acquisto

Quando compri un filtro polarizzatore, devi tenere in considerazione un paio di caratteristiche dell’obiettivo su cui vorrai montarlo.

Innanzitutto, come potresti avere già notato, obiettivi diversi hanno diametri della lente frontale diversi. Siccome il filtro va avvitato sulla parte frontale dell’obiettivo, è necessario che sia compatibile con il suo diametro. Devi quindi conoscere il diametro filtro dell’obiettivo con cui vorrai combinare il polarizzatore.

Questa caratteristica non è difficile da trovare, basta leggere le scritte che si trovano sull’obiettivo stesso. Troverai probabilmente il simbolo del diametro seguito da un numero. Ad esempio Ø 67 indica un diametro di 67 mm. Vorrà dire che dovrai acquistare un polarizzatore da 67 mm.

Come spesso accade in fotografia, poi, i prodotti di maggiore qualità sono i più costosi. Puoi trovare filtri polarizzatori a partire da 30-40€ fino a raggiungere o superare i 200€.

Da un punto di vista funzionale i filtri polarizzatori sono tutti uguali. Ma come succede per ogni prodotto, esistono diversi livelli di qualità.

Come ti ho accennato prima, infatti, la lente di un filtro (di qualunque filtro), difficilmente avrà la stessa resa qualitativa della lente di un obiettivo. Quindi, alla fine, i prezzi dei filtri polarizzatori variano esclusivamente a seconda di questo parametro.

A questo punto ti consiglio due tipi di filtro polarizzatore, uno più economico e uno professionale. Scegli esclusivamente in base all’utilizzo che intendi di farne.

Se pensi di utilizzarlo occasionalmente, ti bastano i modelli più economici. Se invece hai intenzione più serie, punta a quello più costoso.

Se sei alle tue prime esperienze con i filtri polarizzatori, io ti consiglio di iniziare da quello più economico. Se ti appassionerai, farai sempre in tempo a rivenderlo e a passare al modello più evoluto (i prezzi di questi accessori tendono a svalutarsi molto poco).

Filtri polarizzatori economici

Hoya è probabilmente il leader mondiale riguardo questo tipo di accessori, perchè offre una vasta gamma di filtri di svariata qualità. Se vuoi investire il minimo per capire se questo tipo di filtro fa al caso tuo, inizia con questo modello.

I prezzi vanno da 20 a 50 euro, in base al diametro che sceglierai. Chiaramente un filtro dal diametro più ampio costerà un po’ di più.

Hoya Polarizzatore Circolare Slim 67 mm
  • Progettato per regolare la luce riflessa soprattutto la luce del sole (riflessa da acqua o vetro) e ridurre i riflessi indesiderati
  • Crea contrasto cielo / nuvole e colori saturi senza cambiare il bilanciamento del colore
  • Il supporto ruota per controllare quantità dell'effetto
  • Rivestimenti applicati su entrambe le superfici per sopprimere il riflesso e aumentare la trasmissione della luce

Filtri polarizzatori costosi

Se decidi di puntare immediatamente alla massima qualità, il filtro polarizzatore circolare Nikon può fare al caso tuo. La qualità è eccellente sotto tutti i punti di vista e le varie recensioni lo confermano. Anche se è Nikon, è compatibile con tutti gli obiettivi.

Anche qui i prezzi variano a seconda del diametro. Si va dai 90 euro del 52 mm ai circa 260 euro del 77 mm. Una grossa differenza di prezzo, rispetto a quelli più economici. Ma la qualità è indubbiamente premiata.

Nikon C-PL-II / 52 - Polarizzatore circolare
  • Filtro polarizzatore circolare standard
  • Aumenta la saturazione del colore e riduce i riflessi
  • Rivestimento multi resistente
  • Può essere ruotato nella montatura, consentendo la regolazione visibile dei veli di luce

Conclusioni

Esempio foto con e senza filtro polarizzatore
Esempio foto con e senza filtro polarizzatore

Ora la domanda è: pensi di avere bisogno di filtro polarizzatore? Se fotografi paesaggi, se il tuo tipo di fotografia ha per soggetto soprattutto sole, mare e specchi d’acqua, l’uso di un filtro polarizzatore può risultare fondamentale.

Tieni presente, infatti, che in situazioni critiche difficilmente riuscirai ad ottenere scatti ben saturi e contrastati senza l’utilizzo di questo filtro. Soprattutto, ciò che ottieni grazie all’utilizzo di un filtro polarizzato non è assolutamente riproducibile in postproduzione. Quindi meglio prevenire che curare.

Però esistono molte altre situazioni in cui un filtro polarizzatore può essere determinante. Ad esempio, come nella foto poco sopra, l’uso del filtro è l’unico modo per togliere i riflessi dalla carrozzeria di un’auto. Anche in questo caso, sarebbe impossibile avere gli stessi risultati semplicemente con la postproduzione.

Insomma, visto anche il costo abbordabile, il filtro polarizzatore è un accessorio che sarebbe meglio non mancasse mai nello zaino di un fotografo.

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