La cosa che mi ha sempre affascinato di un fotografo è la soggettività con la quale vede ed espone al pubblico, il suo personale modo di vedere il mondo. Ogni artista, nel nostro caso “il fotografo”, esprime, attraverso le sue opere, la percezione del mondo che lo circonda, all’interno del proprio genero fotografico.
Per esempio, un buon paesaggista, riuscirà a raccontare in maniera magistrale tutte le emozioni che si provano durante un tramonto.Viceversa, un ritrattista passerà delle ore a studiare i riflessi di luce degli occhi del suo modello, tutto nel tentativo di riprodurre nella sua immagine l’essenza del soggetto. Ecco perché la grande soggettività del mondo “cinofilo” mi ha avvicinato alla “Dog Photography”.
Una precisazione a questo punto, secondo me è d’obbligo, la Dog Photography (fotografia cinofila) non è una semplice branca della Pet Photography nel senso che semplicemente si occupa dei soli cani. Tutt’altro, questa nuova tipologia fotografica tende a staccarsene quasi di netto, abbracciando un nuovo paradigma incentrato non più sulla mera ritrattistica uomo-cane ma espressamente sull’attività di quest’ultimo e del rapporto con il suo conduttore.
In parole povere la dog photography è una fotografia d’azione, sportiva, sempre al fianco del cane e del suo conduttore nel pieno dell’attività, sia quest’ultima una prova internazionale in una riserva di caccia o il quotidiano gioco nel giardino di casa.
L’importanza sta nel fatto di essere testimone del profondo e meraviglioso rapporto che lega i nostri cani ogni giorno di più a noi uomini, cercando poi di raccontarlo con le immagini. Quindi, niente più studi fotografici, niente più sfondi artificiali, flash da studio e softbox, ma l’unica location ammessa sarà l’ambiente naturale del cane in quanto solo qui potrà esprimere al massimo tutto il suo potenziale fotografico.
Per capire il senso di tutto ciò ti basterebbe partecipare almeno una volta ad una semplice prova di “riporto”, “ferma”, “Agility” ecc… Allora avresti modo di osservare lo sguardo, la profonda intesa fra il cane e il suo conduttore, essere testimoni del profondo rapporto e della sinergia fra le due specie per rendersi definitivamente conto del perché vale la pena immortalarle con una buona fotografia.
Purtroppo, questo è tutt’altro che facile, dovrai combattere quotidianamente con le difficoltà date dalla luce naturale, non ci sarà tempo o modo di montare un set con flash e diffusori, ma dovrai sfruttare a tuo vantaggio ogni singolo momento di luce “buona “ regalata durante la giornata, anche se questo vuol dire lavorare tutto il giorno sotto la pioggia oppure in una giornata nebbiosa.
Poi ci sono i cani. Soggetti di un’espressività sconvolgente, con un potenziale fotografico incredibile ma con due difetti (puramente fotografici) di non facile gestione. Sono veloci e imprevedibili. Un cocktail esplosivo che farebbe “impazzire“ più di un fotografo.
Tutto questo non deve scoraggiare anzi deve essere visto come una nuova sfida, perché la soddisfazione è massima. Poche sono le cose che “stimolano” di più nel riuscire a settare la reflex in maniera corretta per quel singolo momento studiato e preparato con cura, ed infine riuscire a prendere un’immagine spettacolare da far rivedere al proprietario di un cane. Perché l’espressione di quest’ultimo quando osserva il suo cane in una tua immagine durante un salto spettacolare o un ritratto carico di emozione, ripaga con gli interessi tutti i tuoi sforzi.
Con questo primo e breve articolo ho voluto soltanto dare una visione d’insieme di questa nuova tipologia fotografica, nella speranza di incuriosirti e magari invogliarti a fotografare il tuo cane, in una maniera nuova e diversa, finalmente valorizzando le sue incredibili qualità, ritraendolo per quello che è veramente, “Il nostro più fedele compagno di vita”.
Nei prossimi articoli cominceremo ad approfondire scegliendo l’attrezzatura necessaria e settando in maniera corretta la reflex, per non farci scappare nemmeno uno scatto del nostro fedele amico a 4 zampe, perché è un momento prezioso, unico ed irripetibile.