Se vuoi imparare tutte le caratteristiche delle reflex e la loro utilità ho scritto una guida apposta. Un ebook in PDF che trovi a questa pagina: conoscere e scegliere reflex e obiettivi.
Leggendo le caratteristiche delle macchine fotografiche sui cataloghi e nelle recensioni, ti sarà sicuramente capitato di trovare specificato qualcosa come crop factor 1.6X o crop factor 1.5X.
Il crop factor è una di quelle caratteristiche che, quando ci si avvicina al mondo della fotografia digitale (soprattutto reflex), risultano assolutamente misteriose.
Si possono trovare lunghi trattati sul significato e sulle implicazioni del crop factor. In questo articolo, proviamo a darne una definizione semplice e a capire quanto basta per diradare la nebbia.
Cos’è il crop factor?
Come già saprai, le macchine fotografiche digitali impiegano un sensore per registrare le immagini. A seconda della marca e del modello di macchina fotografica, il sensore può avere dimensioni differenti.
Al contrario, nelle macchine fotografiche analogiche, il negativo ha sempre le stesse dimensioni, ovvero 24 x 36 mm. Per avere uno standard, anche le fotocamere digitali considerano questa dimensione come riferimento.
Quindi, le fotocamere reflex digitali professionali più costose, con il sensore grande quanto il negativo di un’analogica sono dette “full frame”, o pieno formato. Le fotocamere di categorie inferiori hanno sensori più piccoli.
Altezza e larghezza del sensore mantengono la stessa proporzione che hanno nel pieno formato (ovvero 3:2), ma vengono entrambe ridotte. Il rapporto tra le dimensioni ridotte e le dimensioni del negativo analogico è detto crop factor.
In altre parole, il crop factor è il valore per cui bisogna moltiplicare le dimensioni di un sensore “piccolo” per ottenere le dimensioni del sensore di una reflex analogica.
Alcuni valori comuni che il crop factor può assumere nelle reflex sono:
- 1,3X in alcuni modelli di Canon,
- 1,5X nelle fotocamere Nikon e Pentax,
- 1,6X nella maggior parte delle Canon,
- 2,0X nelle Olympus.
Questa lista non è onnicomprensiva, ma copre una buona parte delle fotocamere reflex digitali più diffuse.
Che effetti ha il crop factor?
Quando scattiamo una foto con un sensore più piccolo del pieno formato, catturiamo una porzione di immagine più piccola. Ciò equivale ad ingrandire l’immagine, a vederla più ravvicinata.
Soffermiamoci su questo concetto, che non è immediato.
Nella foto qui sotto puoi vedere evidenziate le porzioni di immagine catturate da sensori di grandezza diversa.
Se consideriamo la foto intera come se fosse stata scatta con una fotocamera full frame, la corrispondenza tra i riquadri colorati e i valori di crop factor è la seguente:
- in giallo ilcrop factor pari a 1,6X,
- in rosso il crop factor pari a 1,5X,
- in magenta il crop factor pari a 1,3X.
Se consideri le porzioni di immagine contenute nei riquadri colorati e le espandi tutte alla stessa dimensione, vedrai che sensori più piccoli comportano un ingrandimento nell’immagine.
Nelle immagini qui sotto vediamo come apparirebbe le foto scattata con i tre crop factor visti sopra:
Questa è la conseguenza principale del crop factor: la stessa scena inquadrata con sensori di dimensioni più piccole risulta ingrandita, più vicina. La ricaduta pratica si ha quando si considera la lunghezza focale: su un sensore non a pieno formato la lunghezza focale reale è uguale alla lunghezza focale segnata sull’obiettivo moltiplicata per il crop factor.
Quindi, se per esempio usiamo una fotocamera Nikon che ha crop factor pari a 1,5X, una foto scattata a 50 mm sarà ingrandita quanto una foto scattata a 75 mm su una reflex digitale pieno formato. Allo stesso modo un obiettivo 70-200 mm sarà equivalente ad un obiettivo 105-300 mm su una fotocamera full frame.
Tutto questo a cosa mi serve?
Conoscere il concetto di crop factor e sapere qual è il valore di crop factor della per la macchina fotografica prima o poi torna utile.
Non è un criterio da utilizzare per scegliere una fotocamera piuttosto che un’altra (a meno che non si tratti di una fotocamera full frame contro una con sensore più piccolo). Piuttosto, è da tenere in considerazione quando dobbiamo scegliere quale obiettivo usare in una determinata situazione.
Mi vengono in mente due casi comuni in cui conoscere il crop factor può servire a fare delle scelte più appropriate:
- quando ci troviamo a scattare foto in un ambiente piccolo: in questo caso una lunghezza focale ridotta nel pieno formato potrebbe diventare troppo lunga e rendere difficile scattare foto in cui, per esempio, devono essere incluse molte persone o una stanza intera;
- quando bisogna evitare una foto mossa (vedi l’articolo Come evitare foto mosse) in situazioni scarsamente illuminate: in questo caso, se usiamo lunghezze focali superiori a 100 mm, considerando il crop factor, potrebbe essere difficile capire qual è l’esposizione corretta..
Spero di avere illustrato chiaramente questo concetto a volte un po’ ostico. Ti sei trovato qualche volta a fare a pugni con il crop factor? Condividi pure la tua esperienza con un commento qui sotto, in modo da potere essere utile anche agli altri lettori.