Come preparare un’uscita fotografica in 4 semplici passaggi

Come preparare un’uscita fotografica in 4 semplici passaggi

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Il detto dice: “Chi ben comincia è a metà dell’opera”.

Anche in campo fotografico, la corretta preparazione e pianificazione delle escursioni fotografiche, può evitarti spiacevoli inconvenienti.

In questa guida ti spiegherò come programmare le tue avventure fotografiche con la certezza di aver valutato tutti gli aspetti fondamentali, il tutto in pochi e semplici passaggi.

Prima di tutto, però, cerchiamo di capire perché è così importante pianificare nel dettaglio le uscite fotografiche, di qualunque tipo esse siano.

Ti è mai capitato, per esempio, di arrivare sul luogo di scatto e accorgerti di aver portato con te un treppiedi troppo leggero? Oppure di dover tornare in fretta a casa perché il meteo è peggiorato all’improvviso?

Questi imprevisti, come molti altri, si possono evitare facilmente impiegando anche pochi minuti a studiare la morfologia del territorio e a verificare le condizioni climatiche.

La buona notizia è che basta veramente poco per evitare queste situazioni fastidiose e imbarazzanti: vediamo come!

I 4 pilastri per pianificare le tue uscite fotografiche

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Per esperienza personale, le domande alle quali mi sforzo di rispondere prima di intraprendere qualunque tipo di avventura o escursione fotografica sono queste:

1. Che cosa voglio ottenere con la mia uscita fotografica?
2. Dove voglio andare?
3. Quando ci andrò?
4. Come e con chi arriverò a destinazione?

Queste 4 domande, in questo preciso ordine, ti consentono di pre-visualizzare le situazioni in cui ti troverai, facilitandoti nella scelta di cosa portare portare con te e perchè portarlo.

Per valutare le altre variabili che non si possono conoscere a priori, come ad esempio tutto ciò che si potrebbe effettivamente trovare sul luogo di scatto, entra in gioco l’esperienza.

Come dicevo, iniziare bene ci porta a metà dell’opera, il resto s’impara sul campo!

Analizziamo quindi, uno per volta, questi “pilastri” della pianificazione, così da tracciare la scaletta di cui ti ho parlato prima.

1. Che cosa voglio ottenere con la mia uscita fotografica?

Sai qual è il primo aspetto da valutare, ancora prima di pensare a dove andare, in che periodo dell’anno e al modo migliore per farlo?

Semplice, sto parlando del motivo per cui vuoi uscire a fotografare.

Capire cosa cerchi di ottenere e cosa ti aspetti dalla tua uscita fotografica è il primo passo per definire tutti gli altri tasselli.

Ti faccio alcuni esempi per comprendere meglio cosa intendo quando parlo di “definire il motivo della tua uscita”.

Per esempio potresti voler fotografare una situazione particolare, come una festa di compleanno o una cerimonia importante come un matrimonio.

Oppure potrebbe interessarti un ambiente o una località diversa dal solito, come una spiaggia durante le vacanze estive o un paesaggio montano.

O ancora, potresti volere avvicinarti a nuovi stili o generi fotografici, come la street photography o lo still life.

Dopo aver deciso la ragione per cui intendi uscire a scattare, vale la pena ragionare un istante su come ottenere il massimo dal contesto prescelto.

In poche parole dovrai equipaggiarti di tutto quello che ti serve per l’uscita che stai pianificando, limitandoti però allo stretto indispensabile.

Il che significa che dovrai ricorrere alla giusta attrezzatura (corpo macchina, obiettivi, monopiede o treppiedi), oltre che all’abbigliamento più adatto all’ambiente che vuoi fotografare.

Solo dopo aver fatto il punto della situazione su questi componenti potrai passare alla prossima fase della pianificazione.

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2. Dove voglio andare?

Decidere la destinazione della tua uscita è il passo immediatamente successivo all’aver definito cosa vuoi ottenere, fotograficamente parlando.

In particolare, ti porrai questa domanda per valutare le caratteristiche distintive della meta che hai scelto, come:

  • percorso da seguire;
  • presenza o meno di acqua potabile e persone del luogo in caso di necessità;
  • temperatura media;
  • altitudine.

Come puoi notare, la valutazione del luogo in cui andrai a fotografare richiede non solo ragionamenti di tipo logistico, ma incide anche sull’abbigliamento da portare con te.

Fai attenzione!

Non ti sto parlando di viaggi fotografici, che come saprai richiedono uno studio e una preparazione ancora più approfondita della destinazione che hai scelto.

Anche per una “semplice” uscita fotografica di un giorno dovrai fare delle scelte importanti prima ancora di uscire da casa.

Ad esempio: qual è il tragitto più rapido o più interessante per raggiungere la meta? Hai già in mente il percorso esatto che seguirai?

Per aiutarti in questa fase puoi usare Google Earth, Panoramio o Wikiloc, delle risorse online utili per pianificare un itinerario (in base al tipo di foto e alla durata delle soste che vuoi effettuare).

Inoltre, un bravo fotografo deve sempre sapere a cosa va incontro.

Se andrai in alta montagna, per esempio, dovrai portare con te dell’abbigliamento pesante, meglio se di tipo tecnico, quindi traspirante ma allo stesso tempo in grado di non disperdere calore.

D’altro canto, se deciderai di fare foto in una località marina, dovrai prestare più attenzione a proteggere la tua fotocamera dai rischi a cui potrebbe andare incontro.

3. Quando ci andrò?

Dopo aver parlato del cosa, del perché e del dove, è il momento di arrivare al quando.

Ragionare sul periodo in cui vuoi fare la prossima escursione fotografica è importante, dato che da esso dipenderà sia il clima che la situazione meteorologica che troverai al momento.

Per fortuna, anche in questa fase, puoi fare affidamento su diverse risorse:

  • per conoscere la situazione meteorologica a lungo termine ti consiglio alcune app per smartphone, come Climatology per Android e Windows Phone, oppure Climate FieldView™ e Climate Mobile per iPhone;
  • se vuoi sapere la posizione del sole, e quindi gli orari di alba e tramonto, puoi usare le applicazioni online suncalc.net o suncalc.org, con le rispettive app per iPhone o Android;
  • infine, se vuoi fare un’escursione al mare e ti interessano le maree, ti conviene visitare il sito nautica.it oppure installare le app Tu Marea (per Android) e Maree (per iPhone).

Conoscere questi fattori ti consentirà di valutare con adeguata esattezza i tempi ed i modi della tua uscita, che comunque varieranno anche in base alla stagione.

Lo stesso luogo, infatti, dovrà essere affrontato diversamente in estate rispetto che in inverno, ad esempio per ovvi motivi di temperatura.

Ma non solo: l’ambiente che troverai non sarà lo stesso in diversi periodi dell’anno, e questo significa che potrai (o dovrai) far riferimento ad attrezzatura e tecniche fotografiche diverse.

Per capire meglio a cosa mi riferisco ti consiglio di leggere questi articoli, ognuno relativo ad una stagione in particolare: primavera, estate, autunno e inverno.

4. Come e con chi arriverò a destinazione?

Ci sei quasi! Tra poco sarai pronto per uscire (finalmente) di casa.

Non sto scherzando, ti manca davvero poco per dire di aver pianificato nel dettaglio la tua prossima uscita fotografica, ma prima di farlo devi porti queste ultime domande:

Ti piace fotografare in solitaria? O ami la compagnia di altri fotografi?

Capire quest’aspetto, apparentemente banale, è in realtà fondamentale perché ti consente di valutare cosa potrai portare con te e in che modo.

Questo cosa significa? Semplicemente che, muoversi da soli, richiede molto più impegno e preparazione (non ci sarà nessuno con cui dividere l’attrezzatura o a cui chiedere aiuto in caso di bisogno).

D’altra parte, se ami l’avventura o gli animali e, per esempio, hai intenzione di diventare fotografo naturalista, probabilmente preferirai muoverti da solo per passare inosservato.

Ora che hai capito con chi farai la tua prossima uscita fotografica, ti rimane da stabilire come arriverai a destinazione, e quindi come porterai la tua attrezzatura da fotografo.

Infatti, trasportare tutto ciò di cui hai bisogno, non è un’operazione scontata quando sei da solo oppure se viaggi “scomodo”.

Come anticipato, questo discorso non vale solo quando si parla di viaggi fotografici veri e propri, ma anche di semplici uscite fotografiche di un giorno.

Per questo motivo qui puoi trovare dei consigli pratici su cosa scegliere per trasportare la macchina fotografica nel modo più comodo possibile durante la tua prossima uscita.

Riepiloghiamo

Se riuscirai a rispondere alle 4 domande di quest’articolo avrai un notevole vantaggio su molti altri fotografi, amatoriali e non.

Quanto tempo pensi ci vorrà per farlo? In genere poco, e si migliora con l’esperienza, ma l’aspetto fondamentale è un altro: rispondendo a queste domande avrai la sicurezza di aver preso in considerazione tutti i fattori più importanti per pianificare la tua uscita fotografica nel migliore dei modi!

Il che significa che ci potranno comunque essere imprevisti di vario genere, ma saranno ridotti al minimo, e ti troverai nella condizione adatta per risolverli il più rapidamente possibile.

Per riassumere quanto spiegato finora, i passaggi essenziali per pianificare un’uscita fotografica al meglio sono:

  • rispondere puntualmente alle domande proposte fin qui, valutando per ognuna tutto ciò che ti viene in mente;
  • in base a quanto emerso dal punto precedente, decidere qual è l’equipaggiamento fotografico (attrezzatura e abbigliamento) più adatto all’uscita che hai in programma;
  • consigliato, ma non obbligatorio, fare uno schema su carta di quanto ricavato finora, così da non dimenticarlo e poterti dedicare ad altro prima dell’uscita vera e propria.

Come detto all’inizio, sono passaggi davvero semplici e facili da seguire, non trovi?

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Ora sei pronto per uscire da casa e fotografare

Quelli che hai appena letto sono i (pochi) ingredienti della ricetta per un’uscita pianificata nel dettaglio.
Grazie ad essi potrai risparmiare molto in termini di tempo e ottimizzare la qualità del corredo fotografico che porterai nelle tue uscite.

Ora tocca a te!

Qual è la tua esperienza in materia? Quando programmi un’uscita fotografica, segui un processo simile oppure ti comporti diversamente?

Facci sapere la tua opinione lasciando un commento qui sotto.

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