Tra poco sarà l’ultimo dell’anno ed i cieli saranno un’altra volta illuminati a giorno da innumerevoli spettacoli pirotecnici. Un’altra ottima occasione per mettere alla prova le tue abilità fotografiche.
Ottenere buone foto di fuochi d’artificio non è difficile, ma per farlo nel modo migliore è meglio porre attenzione ad alcuni aspetti. Ecco un tutorial con tutto quello che ti serve sapere per fotografare al meglio i fuochi artificiali.
L’attrezzatura migliore per fotografare i fuochi d’artificio
Se hai una compatta digitale o una bridge, non disperare. L’unico requisito che la tua macchina deve soddisfare è la possibilità di regolare manualmente il tempo di esposizione.
Se poi hai a disposizione anche la modalità Bulb, è perfetto.Per quanto riguarda la fotocamera, se hai una reflex con un obiettivo zoom che copre lunghezze grandangolari (attorno ai 20mm), sei a posto.
L’unico altro accessorio veramente necessario oltre alla fotocamera è un treppiede o qualcos’altro che ti permetta di stabilizzare la fotocamera (come un gorillapod, ad esempio). Ti serviranno perchè dovrai usare tempi di posa lunghi.
Per lo stesso motivo tornerà comodo un controllo remoto per lo scatto, per evitare di imprimere vibrazioni alla fotocamera quando premi il pulsante di scatto. Nel caso non potessi procurartelo, potrai usare comunque lo scatto ritardato.
Come impostare la fotocamera per i fuochi d’artificio
Apertura, ISO, ma soprattutto tempi di esposizione, devono essere configurati nella maniera corretta. Ecco alcune indicazioni pratiche.
Apertura
Tendenzialmente sarà meglio usare un’apertura di diaframma chiusa, ad esempio f/11, per avere una profondità di campo elevata, viste le dimensioni dei fuochi. Potrebbe comunque andare bene anche un’apertura un po’ più ampia.
Non temere che l’apertura sia troppo chiusa, perchè i fuochi sono molto luminosi, quindi non rischi la sottoesposizione.
ISO
Vista la luminosità dei fuochi, puoi tenere l’ISO al minimo. In questo caso ancora più che in altri è molto consigliato. Visto che larghe porzioni della foto saranno molto scure, con valori di ISO alti introdurresti del rumore che risulterebbe molto visibile.
Tempo di esposizione
Il tempo di esposizione è l’impostazione più importante nelle fotografie ai fuochi d’artificio.
Come ben sai ogni fuoco ha una sua evoluzione in cielo che dura qualche secondo. Affinchè le tue foto somiglino a quelle in questo articolo, con i fuochi che sembrano enormi disegni nel cielo, dovrai dare il tempo alla fotocamera di ritrarne l’intera evoluzione. Da ciò, la necessità di lasciare aperto l’otturatore a lungo e quindi usare tempi di esposizione lenti.
Il punto di partenza consigliato è un tempo di 4s. Prova con i primi fuochi se questa durata ti soddisfa.
Verifica innanzitutto se il fuoco è stato catturato come volevi o se ne manca una parte. In secondo luogo, verifica se la foto sembra troppo scura o troppo chiara. Nel primo caso dovrai allungare il tempo di esposizione o ampliare l’apertura, viceversa nell’altro (come dettato dal triangolo dell’esposizione).
C’è comunque un’altra opzione che permette un maggiore controllo sul risultato finale. Su molte fotocamere esiste una modalità che fa sì che l’otturatore rimanga aperto finchè tieni premuto il pulsante di scatto. Alternativamente (o assieme a questa) è presente un’altra modalità in cui invece apri l’otturatore con una prima pressione del pulsante di scatto e lo richiudi premendo nuovamente il pulsante.
A seconda del modello di fotocamera, il nome usato per queste modalità può cambiare. In certi casi la prima è chiamata Bulb (B) e la seconda T (che dovrebbe stare per time). In altri casi accade il contrario. Guarda il manuale della tua macchina fotografica per toglierti ogni dubbio.
Indipendentemente dalla modalità che scegli tra le due qui sopra, devi agire nel medesimo modo. Quando il fuoco parte, apri l’otturatore e lascialo aperto durante l’esplosione, fino a quando ritieni ci sia qualcosa da catturare.
Per tutto il periodo in cui l’otturatore rimane aperto, la fotocamera registra quello che vede. Quindi tutta l’evoluzione del fuoco apparirà “dipinta” nell’immagine finale.
Messa a fuoco
Se la tua fotocamera ed il tuo obiettivo lo permettono metti a fuoco all’infinito e disattiva l’autofocus. Così dovresti essere a posto.
Altrimenti ti conviene procedere in questo modo:
- usa la messa a fuoco automatica per mettere a fuoco i primi fuochi (perdona il gioco di parole),
- verifica se i risultati ti soddisfano osservando le anteprime sullo schermo della fotocamera,
- attiva la messa a fuoco manuale (per bloccarla)
- non toccare più la messa a fuoco.
Insieme all’apertura che consigliavo sopra, questo metodo dovrebbe garantire che tutte le foto siano a fuoco.
Altre impostazioni utili
Il bilanciamento del bianco non è un problema in questo caso, lascialo in automatico.
Il formato di file migliore da scegliere è senz’altro il formato RAW. Visto che i fuochi possono essere molto diversi tra loro, il formato RAW ti darà più spazio di manovra per correggere in post-produzione eventuali imperfezioni.
La composizione migliore per i fuochi d’artificio
La cosa migliore sarebbe un posto sopraelevato ad una certa distanza da dove i fuochi vengono sparati e da dove si trova la gran parte del pubblico.
Prima di tutto, per non intralciare la composizione, devi trovare una buona posizione da cui scattare. Lo scopo è quello di evitare che persone o cose intralcino la visuale, al contempo riuscendo a catturare l’intero spettacolo.
Se vuoi creare magnifici scatti che includono anche una parte di paesaggio (ad esempio una parte di città), allora devi allontanarti anche più di un km dal luogo dello spettacolo pirotecnico.
Tendenzialmente, meglio usare una lunghezza focale grandangolare, perchè i fuochi si estendono molto sia in altezza che in larghezza. Zoomando, potrai però cogliere dettagli colorati che daranno vita a scatti quasi astratti.
Come catturare più fuochi d’artificio in uno stesso scatto
Molte delle foto di fuochi artificiali visibili su Internet presentano diversi fuochi contemporaneamente. Si tratta spesso di foto molto spettacolari.
Per ottenere scatti come questi, non è necessario attendere e sperare che due fuochi vengano sparati nello stesso momento. Puoi invece usare le modalità “speciali” che descrivevo sopra, in cui l’otturatore rimane aperto a piacimento.
La procedura è semplice, però occorre un piccolo “trucco”. Quando finisce il primo fuoco, non chiudere l’otturatore. Poni invece qualcosa di molto scuro davanti all’obiettivo (ad esempio il tappo dell’obiettivo stesso). Quando parte il fuoco successivo scopri l’obiettivo e ricoprilo quando finisce. Procedi così fino a che non avrai “raccolto” il numero di fuochi che desideri.
Fai solamente attenzione che questa procedure non può proseguire all’infinito. Innanzitutto, troppi fuochi nella stessa immagine, invece che migliorarla, sicuramente la renderebbero troppo confusionaria.
In secondo luogo, a forza di mantenere aperto l’otturatore, gli elementi statici eventualmente presenti nella foto ad un certo punto risulteranno sovraeposti. Fai quindi qualche esperimento e verifica i risultati per capire quanti fuochi inserire in un singolo scatto.
Come sempre, sperimenta
Più che in altri casi, nel fotografare i fuochi artificiali c’è una certa aleatorietà, in primis perchè non sai come lo spettacolo si svolgerà.
Sperando quindi che questo duri abbastanza a lungo, concediti qualche esperimento durante i primi fuochi. Verifica la composizione e l’esposizione.
Una volta ottenuti risultati soddisfacenti, potrai anche evitare di guardare nel mirino o lo schermo della fotocamera. Ti limiterai a scattare al momento giusto.
Buona fine d’anno!