Mi trovavo in viaggio a Torino e, siccome eravamo alla fine di dicembre, faceva buio abbastanza presto.
Vista la mia passione per la fotografia, ho la tendenza a notare i fotografi che mi circondano: i loro comportamenti e le loro attrezzature sono per me, in genere, particolarmente evidenti.
Così, al calare delle tenebre cominciavano per me dei veri momenti di orrore.
Continuamente, il mio sguardo cadeva su persone che cercavano di fotografare soggetti molto scarsamente illuminati, con microscopiche fotocamere compatte, usando il flash incorporato sulla fotocamera o con smartphone non propriamente “fotografici”.
Era evidente che quelle foto sarebbero state inguardabili.
Così ho pensato di scrivere questo articolo, per aiutarti a fare belle foto in viaggio anche di sera, quando diventa molto difficile.
I problemi della fotografia in viaggio di sera
Innanzitutto, quando viaggi sei spesso in giro la sera, perché vuoi vivere i luoghi che visiti pienamente e comunque vuoi sfruttare tutte le ore disponibili.
D’estate, le giornate più lunghe permettono di avere buone condizioni di luce per un tempo maggiore ma non è raro, comunque, trovarsi all’aperto quando ormai per la fotocamera è troppo buio.
D’inverno, ovviamente, il buio comincia già verso le cinque di sera e quindi sono molte le ore in cui ti trovi a dover fotografare in condizioni difficoltose.
Inoltre, spesso non puoi programmare cosa vedrai nelle ore serali: probabilmente ti troverai davanti a un soggetto estremamente attraente in un momento non favorevole e sicuramente non potrai tornarci in un’altra occasione.
Una peculiarità del viaggio è poi che non puoi portare tutta la tua attrezzatura o, quanto meno, l’equipaggiamento più pesante. Ciò implica che, se possiedi una fotocamera di alto livello, ad esempio una a pieno formato, probabilmente l’avrai lasciata a casa per il suo eccessivo ingombro.
Lo stesso vale per eventuali obiettivi con apertura massima molto ampia che però sono più pesanti e ingombranti.
Infine, oltre al danno anche la beffa. Facilmente, molti luoghi che vale la pena visitare vengono piacevolmente illuminati di sera fornendo, insieme al movimento dei mezzi e delle persone, spettacoli non visibili durante il giorno, ma estremamente fotogenici.
Quindi, nonostante sia estremamente più difficile fare buone foto di sera in viaggio, può essere al contempo molto attraente.
Vediamo come comportarsi allora per tirare fuori qualcosa di buono anche da una situazione così complicata.
Per l’amor di Dio spegni quel flash!
La prima cosa da fare per ottenere qualche foto salvabile è quella meno intuitiva per un principiante, ovvero disattivare il flash.
Parlo, ovviamente, del flash incorporato nelle fotocamere compatte, nelle bridge e nelle reflex (di cui ti ho parlato nell’articolo Il flash integrato: se lo conosci lo eviti).
Mi è capitato di vedere molte persone fotografare in modalità completamente automatica (anche con le loro costose reflex!) e quindi lasciare che la fotocamera decidesse se attivare il flash.
Il risultato di questa condotta è spesso una foto in cui il soggetto che ti interessa, probabilmente distante diversi metri, risulta decisamente scuro mentre il primo piano, spesso di minore interesse, è eccessivamente illuminato dal flash.
In altri casi accade l’opposto.
Vuoi fotografare una persona davanti a un monumento che si trova a qualche metro di distanza. Con il flash, la persona sarà in qualche modo illuminata, mentre il monumento sarà probabilmente troppo scuro.
Infatti, usando le modalità automatiche, quando la scena è troppo scura, la fotocamera attiva il flash cercando di schiarire l’intera scena.
La tua macchina fotografica non può sapere che vuoi che sia correttamente esposto un soggetto a 10 m di distanza, ben lontano dai 2-3 m di portata del flash incorporato.
Per la tua fotocamera, qualsiasi scena serale all’aperto è troppo scura.
La soluzione migliore è passare a una modalità semiautomatica (a priorità di tempi o di apertura) o alla modalità manuale. Se queste sono ancora oltre la tua portata, esistono alcune soluzioni di compromesso:
- imposta la modalità automatica senza flash,
- imposta la modalità foto notturne,
- se vuoi proprio usare il flash, cerca di seguire i consigli che trovi nel tutorial Come usare al meglio il flash integrato.
Senza flash, come ben sai, si verificheranno purtroppo altri problemi:
- le foto risulteranno tremendamente mosse, a causa di un tempo di posa troppo lungo
oppure
- le foto risulteranno rossastre e sgranate a causa di un rumore eccessivo introdotto da livelli di ISO troppo alti.
Vediamo come affrontare questi problemi.
Come ridurre il rumore ad alti ISO
La prima cosa da dire è che le fotocamere più recenti hanno prestazioni ad alti ISO eccellenti (soprattutto se di fascia medio-alta) e la situazione migliorerà ancora nel futuro prossimo.
Se hai acquistato una reflex o una compatta evoluta nell’ultimo anno, probabilmente puoi arrivare a ISO 1600 introducendo poco rumore o comunque un rumore che si può rimuovere in post-produzione senza perdere troppa qualità.
In ogni caso, indipendentemente dal modello di fotocamera che possiedi, devi conoscere il massimo valore di ISO utilizzabile rimanendo entro quantità di rumore accettabili. Sicuramente, cercando su Internet, puoi scoprire questo valore leggendo recensioni e discussioni sui forum. Puoi però anche indagare personalmente.
Individua una scena scura e fotografala provando uno alla volta tutti i valori di ISO, fino a che il rumore diventa insostenibile. Non valutare le immagini sullo schermo della fotocamera, sicuramente lì ti sembreranno meno rumorose, osservale sullo schermo del computer.
Prova a giocare anche un po’ con la riduzione del rumore in un programma di post-produzione. Le foto che non riuscirai a rendere decenti nemmeno ripulendole dal rumore ti diranno quale valore di ISO massimo puoi usare.
Una volta determinato questo valore, sai che è il massimo che puoi impostare. Puoi farlo manualmente usando l’ISO automatica con soglia.
Se, comunque, anche usando le giuste precauzioni, ti ritrovi con immagini molto rumorose, in post-produzione hai due vie per cercare di recuperarle.
La prima consiste nell’applicare qualche filtro per la riduzione del rumore. La seconda può essere quella di passare al bianco e nero.
Ora, ovviamente non tutte le foto rendono bene in bianco e nero ma sappi che è una strada da percorrere.
Può tornare utile anche ridurre l’esposizione complessiva della foto per nascondere il rumore. Chiaramente, questa è una via più difficile perché se la foto era di base correttamente esposta, sottoponendola potrebbe risultare “scorretta”.
Come ridurre il mosso quando il tempo di posa è troppo lungo
Quando il più alto valore di ISO accettabile non è abbastanza e, al contempo, stai già usando il massimo valore di apertura (compatibilmente con la profondità di campo che desideri), devi per forza allungare il tempo di esposizione. In questo modo rischi di introdurre due tipi di mosso nelle foto:
- il mosso dovuto ai tuoi movimenti,
- il mosso dovuto ai movimenti dei soggetti.
Per ridurre il primo, ricordati di impostare un tempo di posa che sia pari o più veloce del reciproco della lunghezza focale che stai utilizzando, tenendo in considerazione la lunghezza focale equivalente.
Quindi, se stai usando una lunghezza di 35 mm, dovrai impostare un tempo di posa pari a 1/35 s o più piccolo.
Tieni a mente, però, che per un essere umano è difficile fare foto non mosse con tempi più lenti (quindi valori più grandi) di 1/60 s. Tornerà molto molto utile la stabilizzazione sull’obiettivo, che può regalarti due o tre stop, nonostante le case produttrici ne millantino anche di più.
Un’altra soluzione è quella di appoggiarti a qualcosa di solido, come un muro, o di abbracciare un palo o simili. Questi stratagemmi ti regaleranno più stabilità di quanto credi.
Infine, puoi appoggiare la fotocamera: su un muretto, sulla borsa o sullo zaino fotografico, per terra, sul tetto di un’automobile, eccetera.
Chiaramente se puoi usare un treppiede è ancora meglio ma spesso in viaggio è troppo scomodo portarsene dietro uno. Un compromesso può essere un Gorillapod, di cui ti ho parlato in questa recensione.
Puoi trovare un discorso più approfondito riguardo alla riduzione del mosso nell’articolo Come evitare foto mosse.
Per quanto riguarda invece il mosso dovuto ai movimenti dei soggetti, non puoi farci niente se non puoi ridurre il tempo di esposizione.
Puoi cambiare soggetti, oppure sfruttarlo in modo creativo.
Trovi molti consigli e ispirazioni a riguardo negli articoli Agitare prima dell’uso: foto creative con il mosso intenzionale, Dipingere con i tempi di esposizione lunghi e nell’ebook Slow.
Un aiuto dall’equipaggiamento giusto
Per limitare tutti questi problemi, ci sono alcune scelte che puoi fare a monte riguardo all’equipaggiamento.
La cosa più impegnativa consiste nel procurarti una fotocamera con buone prestazioni ad alti livelli di ISO. Man mano che la tecnologia progredisce, questa è una caratteristica che migliora evidentemente in tutte le categorie di fotocamere.
Già ora, se compri una reflex digitale almeno di fascia media o una compatta evoluta di fascia alta, prodotte dal 2011 in poi, puoi godere di prestazioni molto superiori rispetto alle generazioni precedenti.
Però, se già possiedi una fotocamera, magari non hai voglia di cambiarla solamente per il minor rumore. Allora, puoi affidarti all’obiettivo.
Innanzitutto, prediligi obiettivi con apertura massima molto ampia, pari a f/2.8 o minore. Se non vuoi spendere una fortuna per questo tipo di obiettivi, ti conviene puntare su quelli a focale fissa.
Con apertura così ampie, rischi di ottenere profondità di campo molto ridotte e quindi di sfocare la maggior parte di ogni scatto. Quindi, ti conviene concentrati sulle lunghezze focali più corte, dai 50 mm in giù.
Lunghezze così corte faciliteranno anche la riduzione del mosso.
Come dicevo sopra, il tempo di esposizione per ridurre il mosso è inversamente proporzionale alla lunghezza focale. Quindi, più piccola è la lunghezza, più lento potrà essere il tempo di posa, più facile sarà ottenere l’esposizione corretta.
Di conseguenza i modelli di obiettivi che ti consiglio di tenere d’occhio sono i 35 mm e i 50 mm.
Scegli accuratamente i tuoi soggetti
In alcune occasioni devi rassegnarti a non poter fotografare determinati soggetti di sera.
Se sono troppo scuri e non hai a disposizione un treppiede o un altro modo di appoggiare la fotocamera, devi lasciar stare. Concentrati su qualcosa che crei meno difficoltà.
Ottimi soggetti sono quelli abbondantemente illuminati, come i monumenti e i palazzi presenti in tutte le destinazioni turistiche.
Se poi vuoi giocare con il mosso creativo anche le strade popolate di automobili e persone vanno benissimo.
Rimanendo in città, avrai molti più soggetti papabili, piuttosto che in zone meno popolate. Qui l’illuminazione artificiale è sempre molto intensa. Tutte le vetrine dei negozi e le zone circostanti rimarranno fotografabili anche di sera e in piena notte.
Le vetrine forniscono anche un’ottima fonte di illuminazione per i ritratti.
Se vuoi fotografare una persona di sera, posizionala in maniera che abbia la vetrina di fianco (prova a 45°], il più vicino possibile senza che la vetrina si veda. Così otterrai una luce laterale che farà molto bene al ritratto.
Qualcosa da aggiungere?
Con questo ho detto tutto. Quali sono le tue esperienze con le foto serali e notturne in viaggio?
Se hai qualche consiglio da aggiungere lascia un commento.