Ogni fotografo che sia mai stato ad un concerto sa benissimo quante opportunità esso fornisca di creare magnifici scatti. Le band più affermate regalano ai loro fan ad spettacoli di luce e coreografie entusiasmanti. Ma anche i concerti dei musicisti meno famosi non sono parchi di occasioni fotografiche. Infatti, anche togliendo tutti gli effetti speciali, rimane un’immensa ricchezza di gesti, espressioni, movimenti dei musicisti da immortalare. Ma soprattutto, nel caso di artisti meno famosi è spesso possibile avere accesso a posizioni piuttosto vicine al palco e riuscire quindi a catturare dettagli altrimenti inaccessibili.
Purtroppo, poter portare a casa belle foto non è facile e richiede alcune attenzioni. In questo articolo vediamo quali impostazioni considerare sulla macchina per aumentare il numero di scatti di valore. Per poter mettere in pratica i suggerimenti, dovete possedere una macchina che abbia la modalità a priorità di apertura o di tempi (indicate dalle sigle A ed S su Nikon o Av e Tv su Canon) o del modo manuale (indicato dalla lettera M). Tutte le reflex digitali ne sono provviste e anche le fotocamere bridge. Tra le digitali compatte, probabilmente solo le più costoso forniscono queste modalità.
I dolori dei fotografi ai concerti
Anche quando ci troviamo ad un concerto in cui coreografie ed effetti speciali non aggravano la situazione, gli ostacoli che possiamo incontrare sono parecchi:
- le luci colorate, rendono difficile il bilanciamento del bianco,
- le zone scure sul palco e attorno ad esso potrebbero fuorviare il calcolo automatico dell’esposizione in modalità matrix,
- l’illuminazione potrebbe cambiare durante lo spettacolo e quindi costringerci a reimpostare la macchina fotografica,
- la quantità di luce disponibile complessivamente è sempre scarsa, sia quando l’esibizione è su un palco sia quando ha luogo in un bar,
- i soggetti sono sempre in movimento,
- il flash è vietato, in quanto spesso disturba gli artisti e comunque in molte occasioni si rivelerebbe inutile.
Come vedete, ce n’è abbastanza da scoraggiare qualsiasi fotografo. Senza la dovuta attenzione alle impostazioni della propria macchina, è quasi sicuro che non saremo in grado di portare a casa nessuno foto decente o che questo avverrà solamente per puro caso.
Il triangolo dell’esposizione nella fotografia ai concerti
Vediamo quali valori sono indicati per i tre elementi del triangolo dell’esposizione, apertura, tempo di posa e ISO, quando si fotografa un concerto.
L’apertura, dovrà avere un valore basso, possibilmente f4 o meno. Così facendo, avremo due vantaggi. Innanzitutto, aumenteremo la quantità di luce catturata dall’obiettivo, per cercare di venire incontro alla scarsa quantità di luce presente. In secondo luogo, potremo isolare meglio i soggetti inquadrati diminuendo la profondità di campo e quindi sfocando lo sfondo. Un’eccezione potrebbe verificarsi nel caso in cui vogliamo includere nella foto diversi elementi, per esempio i diversi componenti del gruppo, che non si trovano tutti alla stessa distanza rispetto a noi. In tal caso, sarà necessario aumentare il valore dell’apertura.
Il tempo di posa, o tempo di esposizione, dovrà essere breve o molto breve per poter congelare l’azione. Normalmente i musicisti sul palco si muovono molto e nelle nostre foto non vogliamo che il loro movimento lasci delle scie. Il tempo di esposizione più lento ammissibile sarà pari ad 1/60s. Spesso comunque anche questo risulterà troppo lento. Probabilmente dovremo usare un tempo pari a 1/125s o più veloce. Come probabilmente avrete intuito (soprattutto se avete letto l’articolo su triangolo dell’esposizione) usare un tempo di posa così veloce ridurrà la luce che entra nella macchina fotografica e renderà quindi il lavoro un po’ più difficile.
Sappiamo che l’ISO andrebbe tenuta bassa per ridurre il rumore visibile nelle foto. Però, aumentare l’ISO è un buon modo per poter mantenere il tempo di esposizione rapido, limitando il rischio di sottoesporre. Quindi, ai concerti è meglio alzare il valore dell’ISO. Generalmente, il valore più alto disponibile sulla macchina fotografica introdurrà una quantità di rumore eccessiva. Il valore migliore come rapporto segnale/rumore dipende dal modello di macchina fotografica. Le macchine fotografiche più economiche hanno valori di rumore accettabili quando l’ISO è impostata a 800 o a 1600. Le reflex semiprofessionali o professionali, invece, possono spingersi molto oltre (anche intorno ai 5000).
Per poter avere controllo su tutti questi parametri, la cosa migliore sarebbe utilizzare il modo di scatto manuale. Se non vi sentite a vostro agio con questo modo di scatto potete ricorrere al modo a priorità di tempi. Così facendo, potrete impostare il tempo di esposizione e l’ISO. Visto il tempo di esposizione molto breve, probabilmente la fotocamera si vedrà costretta ad impostare automaticamente un’apertura ampia, esattamente come desiderate.
Altre impostazioni da considerare sulla macchina fotografica
Una volta scelte opportunamente apertura, tempo di esposizione e ISO siamo già ad un buon punto.
Con i valori appena descritti, però, data la scarsa quantità di luce che caratterizza i concerti, otterrete quasi sicuramente alcune foto sottoesposte. Inoltre, le luci colorate, come già detto, mettono in difficoltà il bilanciamento del bianco automatico. Un’ottima ancora di salvezza per recuperare da eventuali errori, è il formato RAW. Nella fotografia di concerti esso potrà tornarvi più utile che in altre occasioni. Potrete infatti permettervi di scattare senza pensare al bilanciamento del bianco, che potrà essere impostato correttamente via software e anche di sottoesporre per poi recuperare l’esposizione in fase di elaborazione. Ovviamente le foto eccessivamente sottoesposte non saranno recuperabili ma complessivamente il numero di scatti riusciti sarà molto maggiore.
Per quanto riguarda la scelta della modalità di misurazione dell’esposizione, ho trovato due scuole di pensiero. Vista la natura variabile delle luci sul palco, alcuni consigliano di usare la misurazione matrix che prende in considerazione più variabili e probabilmente condurrà ad un risultato corretto. Altri invece consigliano di usare una misurazione di tipo spot per e di misurare l’esposizione puntando al soggetto in primo piano, in modo da avere almeno i musicisti correttamente esposti. In tanti casi, questo può però portare ad avere luci completamente bruciate nella foto. Io propenderei più per la prima soluzione, ma ognuno può imparare dalla propria esperienza. Inoltre, se si usa il modo manuale e si impostano i valori descritti nella sezione precedente, ci interesseremo di meno della modalità di misurazione dell’esposizione.
L’ultimo aspetto a cui porre attenzione può essere la messa a fuoco. Vista la bassa profondità di campo che vogliamo usare, meglio scegliere un singolo punto di messa a fuoco. Inoltre, meglio impostare la messa a fuoco continua, cosicché la macchina ci aiuti a seguire i soggetti in continuo movimento e a mantenerli a fuoco.
E adesso provateci
Abbiamo visto le impostazioni principali da configurare sulla macchina fotografica per fotografare ai concerti ed avere più probabilità di scattare belle foto. Sono sicuramente informazioni sufficienti affinché la prossima volta che fotografate un concerto il vostro successo non dipenda solo dal caso. Inoltre, tutti questi suggerimenti si possono applicare anche per fotografare spettacoli teatrali, in cui le problematiche sono piuttosto simili.
In un prossimo articolo vedremo altri consigli ed aspetti da tenere in considerazione per migliorare il più possibile i nostri scatti ai concerti. Vi siete mai trovati a fare foto a concerti o spettacoli teatrali? Mi piacerebbe conoscere la vostra esperienza: descrivetela con un commento!
Ulteriori letture
Alcuni link dal mio blog preferito: