Quanto e perchè un blog serve ad un fotografo?

Quanto e perchè un blog serve ad un fotografo?

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Blog è ormai una parola relativamente conosciuta e diffusa anche nell’arretrata Italia. Molto conosciute sono le food blogger, i blog di viaggi, le firme importanti hanno un blog a loro nome sui siti delle pubblicazioni cartacee, anche i blog personali non mancano.

Ma il blog è anche uno strumento utilissimo per i fotografi, cruciale per i professionisti. La sua importanza, però, in Italia è stata compresa da poche persone. C’è chi il blog non ce l’ha, c’è chi ce l’ha ma lo lascia a prendere polvere mestamente, senza dedicargli la giusta importanza.

Perché un blog è importante per un fotografo (professionista e non)? Che vantaggi porta? Te lo spiego in questo articolo.

World Wide Web by Bull3t, on Flickr
Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic License  by  Bull3t 

Cos’è un blog?

Innanzitutto, il presupposto a tutto il discorso è che, al giorno d’oggi, cercare di farsi conoscere senza usare il web non ha senso. Se sei attivo da decine d’anni come fotografo, potrebbe essere che tu abbia già accumulato molte conoscenze, e se proprio non ti va, puoi fare a meno del blog.

Nella maggior parte dei casi, però, se vuoi essere trovato devi avere una presenza efficace su internet (a cui, ovviamente, dovrai comunque affiancare i normali rapporti “offline”). Vale sia per i fotografi amatoriali, che vogliono solamente condividere e far conoscere le proprie foto, sia per i professionisti che devono vivere di fotografia.

Per cominciare, un piccolo ripassino. Blog è l’abbreviazione di weblog e si tratta semplicemente di un sito web in cui i contenuti (detti post o articoli) vengono presentati in ordine cronologico decrescente, ovvero dal più recente al più vecchio. In un blog puoi trovare anche contenuti che non seguono questa regola, come su FotoComeFare, ma la definizione generale è questa.

Un blog quindi nasce con lo scopo di essere costantemente aggiornato con nuovi post. Questi post possono essere i più disparati: dalle semplici news a lunghi tutorial, da pagine che incorporano video a gallerie di immagini.

I blog, rispetto ai siti web statici, si sono guadagnati un posto special nel panorama del web. Ecco i loro vantaggi.

I blog piacciono ai motori di ricerca

Il primo vantaggio di un blog sta proprio nella sua natura di raccoglitore di contenuti sempre freschi. Infatti, i motori di ricerca (Google sopra tutti) amano i contenuti recenti e i siti aggiornati frequentemente. Ciò significa che un sito che presenta con regolarità nuovi contenuti sale nei risultati della ricerca.

Come puoi immaginare, acquisire una posizione alta nei risultati delle ricerche è un obiettivo a cui chiunque possieda un sito deve puntare. Più della metà dei clic di chi fa una ricerca sul web va al primo risultato della ricerca (come riportato qui). La restante percentuale è suddivisa in gran parte tra i risultati della prima pagina, con percentuali decrescenti. In particolare già il terzo risultato riceve solamente il 9% dei clic.

Anche se i vari studi possono riportare numeri lievemente diversi, il concetto rimane lo stesso: la grandissima parte dei clic sui risultati delle ricerche viene fatta sui primi risultati, quindi meglio essere il più vicino alla vetta possibile. Un blog, rispetto ad un sito statico, aggiornato di rado, in questo senso ti aiuta molto.

Inoltre, i post sul blog aggiungono al tuo sito numerose parole. Tutte queste parole vengono lette dai motori di ricerca e servono a loro per capire di cosa parla il tuo sito. Così, il tuo sito verrà mostrato più spesso nei risultati della ricerca ed anche in maniera più pertinente, aumentando la probabilità che i visitatori clicchino e visitino il tuo sito.

Ad esempio, se sei un fotografo paesaggista e pubblichi sul tuo blog foto di paesaggio con le opportune descrizioni, o tutorial sulla fotografia di paesaggio, un po’ alla volta i motori di ricerca capiranno che quel sito ha a che fare con la fotografia di paesaggio. Se i contenuti sono buoni, i motori di ricerca manderanno sempre più visitatori al tuo sito, tra quelli che cercano cose riguardanti la fotografia di paesaggio. Se hai solamente il portfolio e una biografia che dice che fotografi paesaggi, il motore di ricerca dà meno importanza a questo aspetto.

Il tuo blog racconta chi sei

I contenuti di un blog non servono solamente a farti conoscere ai motori di ricerca, ma anche alle persone. Se il tuo sito di fotografia contiene le tue foto e qualche informazione biografica e di contatto, mostrerà un ammontare limitato di informazioni al visitatore.

Da queste egli potrà crearsi una immagine limitata di chi sei e cosa fai. Ma, soprattutto, sarà un’immagine fredda, poco più di quello che un’insegna può dire di un ristorante e del magnifico servizio che puoi ricevere una volta entrato.

Per un fotografo, soprattutto professionista, oggi è importante costruire un personal brand, ovvero un marchio personale che ti descriva e ti renda noto per le tue abilità, le tue inclinazioni, le tue opinioni e, perché no, le tue debolezze. I contenuti di un blog, scritti opportunamente, sono estremamente efficaci nel definire il tuo brand.

Ad esempio, puoi raccontare le storie dietro alle tue foto, puoi trasmettere il tuo modo di vedere la fotografia, puoi raccontare come sono andati i tuoi workshop, puoi condividere la passione per i fotografi che ti ispirano, puoi scrivere tutorial che insegnino a fotografare come fai tu e molto altro ancora. Tutti questi tipi di contenuti ti qualificano, raccontano in cosa sei diverso dagli altri, definiscono il tuo personal brand.

Nel mondo della fotografia digitale, che tu sia un fotografo amatore che cerca un po’ di visibilità o un professionista che cerca nuovi clienti, la concorrenza è sempre più numerosa. Solo differenziandoti dagli altri, anche esclusivamente per le tue qualità umane, puoi emergere dalla massa. Differenziarsi vuol dire creare un personal brand riconoscibile, attraverso un blog è molto facile farlo.

Una volta che hai creato il tuo brand, non sarà difficile creare dei veri e propri fan. Non parlo dei fan su Facebook, che spesso lo sono solo nominalmente, e forse nemmeno dei fan di una rockstar, nessuno probabilmente si strapperà la maglietta per te. Parlo però di persone che si appassionano a te e al tuo lavoro ed al modo in cui lo porti avanti, al modo in cui affronti la fotografia.

Queste persone apprezzeranno la presenza di un blog, di un posto in cui poter regolarmente venire a sentire la tua voce, per stare in contatto con te. Se sei un fotografo amatoriale, questi fan saranno persone che condivideranno la tua visione della fotografia, con cui potrai avere scambi costruttivi, anche se a distanza. Inoltre, avere un seguito dà sempre una certa soddisfazione di per sé.

Se sei invece un fotografo professionista, questi fan sono quelli che diventeranno poi tuoi clienti. Oppure, sono quelli che diffonderanno il tuo nome, la tua fama, gratuitamente, al posto tuo. Il passaparola al tempo di Internet è ancora estremamente attuale, anzi è ancora più efficace e amplificato dai nuovi strumenti di comunicazione e social.

Nel 2008, un articolo di Kevin Kelly introdusse il concetto dei “1000 veri fan” (lo trovi in inglese nell’articolo 1000 true fans, tradotto qui Un piccolo gruppo di veri ammiratori). Esso dice che, se sei impegnato nel campo artistico, ti basta avere 1000 veri fan che pagano per i tuoi lavori in media 100$ all’anno ciascuno, per portare a casa un onesto salario di 100000$ all’anno (sostituisci i dollari con gli euro).

Se sei un fotografo ciò può corrispondere a 1000 persone che spendano 100€ ogni anno acquistando le tue stampe o i tuoi libri fotografici o che spendano 100€ ogni anno per un tuo servizio fotografico. Sai bene che le stampe e i libri hanno prezzi elevati, non serve comprarne molte per totalizzare 100€. E non esistono servizi fotografici da 100€, costano solitamente di più. Quindi questo obiettivo non è tanto assurdo.

La parte difficile è ovviamente trovare 1000 persone che abbiano questa passione per il tuo lavoro. Certo, alcuni li puoi racimolare con piccole mostre, uno studio ben posizionato, passaparola, ma starai una vita a raggiungerne 1000 in questo modo. L’audience di un blog è inevitabilmente molto più ampia di quella che puoi raggiungere fisicamente, quindi esso funziona come acceleratore del processo di raggiungimento dei 1000 fan.

Conclusione

Navigo su internet da quasi vent’anni e sono nel blogging “seriamente” da tre. Vedo che nella gran parte del mondo occidentale, in particolare nella sua parte anglosassone, il valore di un blog è ampiamente riconosciuto, sia nell’ambito amatoriale che professionistico.

Molti professionisti curano la loro presenza online e da questo traggono nuovi ingaggi, idee e opportunità per scrivere libri, opportunità di joint venture. Per farti qualche esempio ti posso citare Chase Jarvis, Zack Arias, Jasmine Star o Jared Polin.

In Italia non è così, e tante persone stanno perdendo ogni giorno occasioni per farsi conoscere, stringere connessioni, trovare più clienti e spesso quindi far avere un impatto maggiore alla fotografia sulla propria vita.

Spero di averti fatto almeno un po’ intuire il valore di un blog per la tua attività fotografica, specialmente se sei un fotografo professionista.

Se vuoi approfondire per conto  tuo, ti consiglio di seguire i blog Copyblogger e Problogger, per cominciare. Oppure cerca le parole content marketing e inbound marketing su Google.

Se questo argomento ti interessa, fammelo sapere nei commenti, ho ancora molto da scrivere a riguardo. Chiedimi ciò che vuoi sapere e raccontami le tue opinioni.

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